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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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B) Scenario medio<br />

Per simulare l’effetto titolo di studio i tassi di attività, per genere, età e titolo di studio,<br />

sono stati applicati a previsioni della popolazione per livello di istruzione, distinguendo tra<br />

obbligo e superiore (Graf. 7.12).<br />

Grafico 7.12<br />

% DI POPOLAZIONE IN POSSESSO DI UN TITOLO DI STUDIO SUPERIORE ALL’OBBLIGO IN TOSCANA. 1993, 2003, 2023<br />

Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT<br />

70+<br />

65-69<br />

60-64<br />

55-59<br />

50-54<br />

45-49<br />

40-44<br />

35-39<br />

30-34<br />

25-29<br />

20-24<br />

15-19<br />

100% 80% 60% 40% 20% 0% 20% 40% 60% 80% 100%<br />

1993 2003 2023<br />

Supponendo i tassi di attività fissi ai livelli del 2003, si otterrebbe un aumento della<br />

partecipazione al lavoro di circa 58mila unità (+3,8%) causato, per gli uomini (+31mila,<br />

corrispondenti al +3,5%), dall’aumento del tasso medio di attività degli ultra<br />

cinquantacinquenni e per le donne (+27mila, corrispondenti al +4,1%) da tassi di partecipazione<br />

più alti a partire dai 35 anni e dalla tendenza a mantenere il tasso di attività<br />

raggiunto a questa età fino ai 50-55 anni.<br />

C) Scenario alto<br />

Nella terza simulazione, invece, i tassi di attività futuri sono stati modificati secondo un<br />

approccio generazionale, che tiene conto, da un lato della tendenza sempre più marcata,<br />

da parte della componente femminile, a offrirsi e permanere nel mercato del lavoro lungo<br />

l’arco della vita attiva, dall’altro, di alcuni di quelli che potrebbero essere i principali effetti<br />

della riforma pensionistica, in particolare sulla popolazione maschile adulta.<br />

L’applicazione di questi tassi di attività per generazione, distinti per genere e titolo di<br />

studio, produrrebbe un aumento della forza lavoro pari a circa 147mila unità (+9,4%) in<br />

venti anni, arrivando a circa 1.706mila nel 2023 (da 1.560mila del 2003).<br />

L’offerta di lavoro femminile aumenterebbe di 62mila unità (+9,5%), quella maschile di circa<br />

85mila (+9,4%); questi aumenti sono tutti dovuti alle classi di età dai 40 anni in su (Graf. 7.13).<br />

Ovviamente, aumenterebbero gli attivi con un titolo di studio superiore (+380mila) e, tra<br />

questi, circa +90mila con un titolo universitario. La quota di forza lavoro con livelli di istruzione<br />

superiori all’obbligo passerebbe dal 55% del 2003 al 73% del 2023 (nelle classi di età tra 25 e<br />

44 anni tali valori supererebbero anche l’80%). Tra questi, i laureati crescerebbero dal 12,5% a<br />

133

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