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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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produttività del lavoro cresce più rapidamente che altrove; il processo di accumulazione è<br />

più intenso; si riducono le disparità territoriali interne; infine, la forte crescita della meccanica<br />

compensa le flessioni produttive e di mercato nei comparti della moda.<br />

La situazione si inverte a partire dal 2001: come è noto, infatti, la crescita cumulata del<br />

triennio 2001-2004 è poco distante dallo zero, più o meno in linea con il dato nazionale e<br />

con quello delle maggiori regioni italiane e, in molti casi, anche europee. Questo recente<br />

andamento riporta in primo piano il problema di una perdita complessiva di competitività<br />

delle regioni italiane e europee più esposte sui mercati internazionali extra-europei.<br />

2.3<br />

Le mutate condizioni esogene<br />

Del resto anche i differenziali di crescita emersi nella seconda metà degli anni ‘90<br />

stanno all’interno di un quadro nazionale di bassa crescita complessiva, per cui il maggiore<br />

dinamismo della Toscana non può essere interpretato anche come acquisizione di maggiore<br />

competitività della regione nel contesto internazionale.<br />

Inoltre tale maggior dinamismo è principalmente riconducibile a fattori esogeni, in particolare<br />

all’espansione della domanda mondiale trainata dal mercato Nord americano, in<br />

presenza di un dollaro molto forte, condizioni queste che hanno connotato tutti gli anni<br />

Novanta.<br />

A partire dal 2002, le condizioni esterne sono radicalmente cambiate: la fine della<br />

lunga espansione USA, gli effetti dell’11 settembre, la svalutazione del dollaro intorno al<br />

40%, hanno determinato condizioni esterne nelle quali l’economia <strong>toscana</strong> ha realizzato<br />

andamenti peggiori rispetto a quelli del resto del Paese (ma in linea con molte regioni del<br />

Nord), con una flessione lieve del PIL, in due anni dello 0,7%, per effetto di una significativa<br />

caduta delle esportazioni dell’ordine del 12%. A fronte di questo netto arresto dell’economia,<br />

la ripresa del 2004 appare lieve, sia sul fronte del PIL che delle esportazioni, e di<br />

breve durata visto che il 2005 rappresenta di nuovo un anno di recessione.<br />

2.4<br />

Il ruolo dei fattori endogeni<br />

In un quadro tendenziale dove i fattori esogeni svolgono un ruolo importante nel determinare<br />

i differenziali di crescita fra realtà europee “mature” ed economie di nuova industrializzazione,<br />

resta aperta la questione di quale sia l’effettivo potenziale competitivo dell’economia<br />

<strong>toscana</strong> (e italiana) nel quadro internazionale.<br />

Le cause endogene di una strutturale minore competitività sono individuate da alcuni<br />

studiosi in una bassa capacità di innovare in modo sistematico, sostanziale conseguenza<br />

di un apparato produttivo ancora troppo basato su imprese di piccole dimensioni orientate<br />

verso le produzioni più tradizionali. Sono caratteristiche, entrambe, di tipo strutturale che<br />

diventano particolarmente evidenti nelle fasi di difficoltà nelle condizioni esogene, ma che<br />

incidono anche quando tali condizioni ritornano positive. In sostanza, sono le determinanti<br />

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