Volume - Fondazione toscana sostenibile
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Prendiamo la Toscana e, a titolo di esercizio, proiettiamo al 2020 i livelli di istruzione dei<br />
lavoratori toscani, tenendo costanti sia i premi associati ad ogni grado di scolarizzazione, sia la<br />
struttura dei profili reddituali che si ottiene dalla stima della sopra descritta funzione salariale. Il<br />
risultato è un decremento della disuguaglianza (indice di Gini) di 1 punto percentuale e di 0,003<br />
punti in valore assoluto. Il miglioramento atteso rischia però di essere compromesso dal fatto<br />
che i cambiamenti tecnologici potrebbero imporre differenze salariali consistenti fra i lavoratori<br />
e tali da compensare i benefici connessi al generale innalzamento della scolarizzazione.<br />
c) La nuclearizzazione delle famiglie<br />
Abbiamo visto -nelle pagine precedenti -come la famiglia sia un potente strumento di<br />
redistribuzione tra percettori e non percettori di reddito (minori, disoccupati, casalinghe),<br />
ma anche tra percettori di redditi disuguali. Inoltre, l’aggregazione dei singoli in una famiglia<br />
garantisce -a parità di reddito e di persone- un benessere economico aggiuntivo.<br />
L’incidenza con cui si manifestano i due processi redistributivi dipende però dalla struttura<br />
familiare e dalle modifiche che essa subisce nel corso del tempo. Così, la presenza di<br />
un numero maggiore di famiglie più piccole ha ridotto in questi anni l’azione perequativa<br />
sui redditi: mentre la disuguaglianza misurata su tutti gli individui (considerando anche<br />
quelli con redditi nullo) mostra nell’arco di un ventennio un andamento decrescente, non<br />
altrettanto può dirsi per la disuguaglianza che si registra a valle della redistribuzione familiare<br />
(Graf. 14.13); inoltre nel medesimo periodo il benessere aggiuntivo che opera grazie<br />
alle economie di scala -e che può essere approssimato dal rapporto fra reddito equivalente<br />
e reddito familiare pro capite- è sceso di circa nove punti percentuali (Graf. 14.14).<br />
0,7<br />
0,6<br />
0,5<br />
0,4<br />
0,3<br />
238<br />
Grafico 14.13<br />
LA DISUGUAGLIANZA A MONTE E A VALLE DELLA<br />
REDISTRIBUZIONE FAMILIARE. ITALIA<br />
Indice di Gini<br />
Fonte: elaborazioni su dati BdI<br />
Reddito individuale: Disuguaglianza a monte della redistribuzione familiare<br />
Reddito pro capite familaire: Disuguaglianza a valle della redistribuzione familiare<br />
Grafico 14.14<br />
IL BENESSERE ECONOMICO AGGIUNTIVO GENERATO<br />
DALLA FAMIGLIA<br />
Fonte: elaborazioni su dati BdI<br />
0,2<br />
Reddito individuale Reddito pro capite familiare<br />
0,1<br />
40%<br />
77 78 79 80 81 82 83 84 86 87 89 91 93 95 97 99 02 77 78 79 80 81 82 83 84 86 87 89 91 93 95 97 99 02<br />
Nei prossimi anni, quindi, l’affievolirsi degli effetti dovuti alla aggregazione dei singoli in<br />
famiglia dovrebbe condurre ad un aumento delle differenze nei redditi. Ancora una volta<br />
-per meglio illustrare il problema- procediamo con un esercizio di analisi controfattuale e proiettiamo<br />
al 2020 la distribuzione per numero di componenti delle famiglie toscane, mantenendo<br />
inalterate tutte le altre caratteristiche e, naturalmente, i profili reddituali. Il risultato è un aumento<br />
della disuguaglianza (indice di Gini) di 3 punti percentuali e di 0,012 punti in valore assoluto.<br />
70%<br />
60%<br />
50%