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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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Anche la famiglia gioca una funzione rilevante nell’assetto della struttura distributiva<br />

dei redditi familiari. Indipendentemente dalla diversa tipologia che essa può assumere<br />

(single ultra_65, coppia senza figli, ecc.) e che -come abbiamo visto nella Tabella 14.5- in<br />

Toscana contribuisce a contenere le differenze reddituali, la famiglia assolve in generale<br />

un duplice ruolo redistributivo.<br />

In primo luogo essa trasferisce risorse dai componenti più ricchi (i percettori di reddito) a<br />

quelli più poveri (in non percettori), riallocando in modo più equilibrato le risorse disponibili a<br />

livello familiare. In secondo luogo, essa interviene nella fase di impiego di tali risorse, grazie alle<br />

economie di scala che si realizzano nel consumo di beni e servizi. Questo perché il reddito<br />

necessario al conseguimento di un determinato livello di benessere (espresso in termini di<br />

consumo) cresce meno che proporzionalmente rispetto al numero dei componenti.<br />

Un modo indiretto per cogliere l’azione redistributiva della famiglia può essere allora quello<br />

di osservare la riduzione che la disuguaglianza subisce nel passaggio dai redditi individuali<br />

(effettivi) ai redditi familiari pro capite (ottenuti attribuendo a ciascun componente il reddito pro<br />

capite della famiglia di appartenenza) e, poi, da quelli pro capite familiari a quelli resi equivalenti<br />

tramite il ricorso a dei pesi che riflettono la diversa ampiezza ed età dei componenti della<br />

famiglia (Graf. 14.6). Nel primo caso è come se operassero dei trasferimenti monetari dai<br />

percettori ai non percettori, ed è ovvio quindi attendersi un più basso livello di disuguaglianza.<br />

Nel secondo caso la disuguaglianza diminuisce se la più ampia dimensione familiare connota<br />

le famiglie posizionate nella coda sinistra della distribuzione.<br />

0,45<br />

0,36<br />

0,27<br />

0,18<br />

0,09<br />

0,00<br />

232<br />

Piemonte<br />

Grafico 14.6<br />

RIDUZIONI IN VALORE ASSOLUTO DELLA DISUGUAGLIANZA. 2002<br />

Fonte: elaborazioni su pooling data della BdI<br />

Dal reddito individuale a quello familiare pro capite<br />

Emilia R.<br />

Friuli V. G.<br />

Lombardia<br />

Liguria<br />

Sardegna<br />

TOSCANA<br />

Veneto -<br />

Trentino A. A.<br />

Dal reddito familiare pro capite a quello equivalente<br />

In generale il processo redistributivo messo in atto dalla famiglia -quale istituzione che<br />

mette in comune risorse altrimenti individuali- dipende dalla dimensione familiare; non stupisce<br />

quindi che la famiglia assolva un ruolo perequativo fondamentale nelle regioni meridionali. Ma<br />

anche in Toscana essa svolge una funzione rilevante e comunque superiore a quella che si<br />

riscontra nella maggioranza delle regioni Centro settentrionali.<br />

Umbria<br />

Abruzzo<br />

Lazio<br />

Marche<br />

Campania<br />

Calabria<br />

Sicilia -<br />

Basilicata<br />

Puglia

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