Volume - Fondazione toscana sostenibile

Prezzi
Grafico 2.5
DINAMICA DI QUANTITÀ E PREZZI NELLE DIVERSE BRANCHE DEL TERZIARIO
Dinamica delle due grandezze per l’intera economia = 100
Fonte: stime IRPET
279 Assicurazioni
FORMAZIONE DI RENDITE CRESCITA DI DOMANDA
150
130
110
90
70
50
Attività immobiliari
Ausiliari credito
Istruzione
P.A.
Alberghi
A.servizi
Altri trasporti
S.domest.
Ristoranti
Dettaglio Sanità
Trasporti terr. Commercio Ingrosso
auto
Credito
Att. ricreative
Attività profess.
Informatica, R&S
Telecomunicazioni
DIMINUZIONE DOMANDA CRESCITA DI EFFICIENZA
70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170
Quantità
Aumenti rispetto alla media Effetto sul sistema
Prezzi Quantità
a) maggiore minore aumento delle rendite
b) maggiore maggiore aumento della domanda
c) minore maggiore aumento di efficienza
d) minore minore diminuzione della domanda
In realtà, una buona parte delle attività terziarie non sembra distaccarsi troppo dal comportamento
medio dell’economia (i settori cerchiati): ad esempio, la maggior parte delle
attività commerciali e di trasporto rientra certamente in questo ambito.
È dunque sulle altre attività che vale la pena di soffermarsi. In generale, vale la relazione
negativa tra quantità e prezzi ad indicare che laddove i prezzi sono aumentati di più le
quantità sono diminuite di più e viceversa. Agli estremi di questo comportamento emergono
due tipologie di settori: da un lato, quello delle assicurazioni (ma anche quello delle
attività immobiliari, degli ausiliari del credito, degli alberghi) il cui aumento di prezzi è stato
particolarmente elevato consentendo presumibilmente la formazione o il rafforzamento di
rendite e, dall’altro, quello delle telecomunicazioni che ha avuto il comportamento opposto
orientato verso l’accrescimento dell’efficienza.
Attività ricreative, attività professionali, informatica R&S, si collocano invece in una
situazione più indefinita. Nel caso dell’informatica, si rileva un aumento delle quantità con
una sostanziale stabilità dei prezzi. Nel caso delle attività professionali, invece, l’aumento
della domanda sembra aver determinato un significativo appesantimento dei costi per gli
utenti di tali servizi; quest’evoluzione farebbe pensare ad appesantimenti della burocrazia
che impongono spesso il ricorso, da parte di imprese e famiglie, ai servizi di categorie
professionali dove non è infrequente la formazione di rendite di posizione.
In sintesi, il fenomeno del crescente peso del terziario, che si è realizzato anche nel
corso degli anni novanta, sottintende comportamenti piuttosto differenziati, alcuni dei quali
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