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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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le che, di conseguenza, diminuirà la credibilità di proporre la Toscana come centro di formazione<br />

di alto livello. La stessa domanda di servizi privati che segue lo sviluppo delle<br />

società moderne, in presenza delle trasformazioni suddette, potrebbe sviluppare una domanda<br />

di lavoro di profilo medio-basso che mal si concilia con le crescenti esigenze conoscitive<br />

dei giovani. Come verrà soddisfatta? La risposta sarà l’uso dei lavoratori stranieri<br />

oppure sarà possibile distribuire nel corso della vita professionale di ciascun lavoratore la<br />

realizzazione di diversi lavori?<br />

In terzo luogo, emerge un problema di sostenibilità sociale legato alla precarietà e<br />

all’insicurezza nel lavoro. La necessità di dare maggiore flessibilità all’impiego del lavoro,<br />

assecondato da una specifica riforma della normativa in materia, ha reso in genere più<br />

difficile la condizione sociale di tutti coloro che hanno contratti atipici di lavoro. La scarsa<br />

sicurezza in merito alla retribuzione e alla durata del rapporto di lavoro rende difficile compiere<br />

scelte economiche o familiari impegnative, con la conseguenza di modificare, in particolare,<br />

la propensione al risparmio, le scelte riguardo al matrimonio e ai figli. Alla precarietà<br />

si associa poi, soprattutto nelle attività industriali, l’insicurezza e la probabilità di infortuni<br />

che fino ad oggi non è stata radicalmente diminuita dalla Legge 626. Una particolare fragilità<br />

riguarda la popolazione immigrata che avrà gli stessi problemi dei cittadini italiani, con<br />

in più quelli dell’integrazione, che da un lato potrebbero essere minori al crescere della<br />

quota di stranieri, ma che dall’altro potrebbero crescere quando la percentuale di questi<br />

diventerà quasi maggioritaria in alcuni quartieri.<br />

In conclusione, le problematiche legate a popolazione e lavoro rilevano una dinamica<br />

demografica di nuovo in espansione -con l’accresciuta presenza di immigrati, con la<br />

frammentazione della famiglia- ma che, in presenza di una crescita economica che si prospetta<br />

di basso profilo, introdurrà non poche tensioni nel modello sino ad oggi dominante e che ha<br />

fatto della coesione sociale un elemento di forza del modello di sviluppo toscano.<br />

2. In merito all’economia e alle strutture produttive, emerge, innanzi tutto, come abbiamo<br />

detto in precedenza, un problema legato alla crescente terziarizzazione. Al riguardo, la<br />

domanda cruciale è: come si modificherà il nostro modello di sviluppo del passato basato<br />

sull’industrializzazione leggera e in che misura inciderà non solo sulla distribuzione del<br />

reddito, ma anche sulla formazione di nuove aggregazioni sociali e anche territoriali? Le<br />

aree urbane diventeranno il centro dell’economia relegando quelle della vecchia industrializzazione<br />

basate sui sistemi di piccola imprese ad un ruolo marginale? Saremo in grado di<br />

rinnovare la classe imprenditoriale indirizzandola verso produzioni che, pur mantenendo il<br />

legame col passato, sappiano però renderle competitive sui mercati internazionali, magari<br />

assorbendo quella offerta di lavoro di cui si parlava sopra?<br />

Il problema della “emancipazione” e del rafforzamento della classe imprenditoriale richiama<br />

quello più generale dello svilupparsi e estendersi dell’area delle rendite di posizione.<br />

Queste sono sempre più evidenti nel sistema regionale e i loro effetti negativi sono<br />

percepibili sia sul terreno della distribuzione dei redditi, su quello dei costi per le imprese<br />

esposte alla concorrenza che, infine, per la propensione all’investimento. Le rendite si<br />

nascondono nella proprietà immobiliare, nell’esercizio di libere professioni, nelle attività<br />

terziarie non soggette alla concorrenza né regolamentate, nelle attività industriali di tipo<br />

monopolistico, come l’energia. La pericolosità sociale del fenomeno sta nella circostanza<br />

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