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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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Tabella 14.1<br />

LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEL BENESSERE ECONOMICO. 2002<br />

Fonte: elaborazioni su pooling data della BdI, Indagine sui bilanci familiari;<br />

elaborazioni su dati ISTAT, Il reddito disponibile delle famiglie nelle regioni italiane, 21 settembre 2004<br />

Reddito medio Reddito medio Disuguaglianza del reddito<br />

familiare familiare familiare equivalente*<br />

(Italia = 100) (Italia = 100) (Gini)<br />

Fonte: Banca d’Italia ISTAT Banca d’Italia<br />

Piemonte e Valle d’ Aosta 102 112 0,244<br />

Lombardia 122 121 0,277<br />

Veneto e Trentino Alto Adige 108 110 0,251<br />

Friuli Venezia Giulia 115 101 0,260<br />

Liguria 111 97 0,260<br />

Emilia Romagna 124 115 0,238<br />

TOSCANA 119 109 0,254<br />

Umbria 104 97 0,201<br />

Marche 105 111 0,231<br />

Lazio 101 101 0,267<br />

Abruzzo e Molise 87 90 0,261<br />

Campania 73 77 0,305<br />

Puglia 84 79 0,292<br />

Calabria e Basilicata 67 72 0,282<br />

Sicilia 66 76 0,314<br />

Sardegna 87 88 0,278<br />

ITALIA 100 100 0,295<br />

* Il reddito familiare è stato corretto mediante l’impiego di opportune scale di equivalenza che variano in funzione della tipologia familiare. Le scale di equivalenza,<br />

come noto, consentono di cogliere l’ampiezza dei bisogni delle famiglie e di trasformare il loro reddito in una misura che approssima il concetto di benessere.<br />

In generale l’andamento della povertà riflette i noti divari territoriali (Tab. 14.2 e<br />

Graf. 14.3): al Sud ci sono più poveri (indice di diffusione) che nel Centro Nord, e la<br />

distribuzione dei redditi è anche più sperequata (indice di gravità). In Toscana l’area della<br />

Tabella 14.2<br />

PERSONE A BASSO REDDITO. 2002<br />

Fonte: elaborazioni su pooling data della BdI<br />

Indice di diffusione Indice di intensità Indice di gravità<br />

Piemonte e Valle d’Aosta 10,1 16,9 0,03<br />

Lombardia 6,5 19,5 0,02<br />

Veneto e Trentino Alto Adige 7,8 20,4 0,02<br />

Friuli Venezia Giulia 5,5 21,6 0,02<br />

Liguria 7,1 21,1 0,02<br />

Emilia Romagna 3,7 18,4 0,01<br />

TOSCANA 7,3 19,0 0,02<br />

Umbria 8,1 15,1 0,02<br />

Marche 7,7 22,0 0,02<br />

Lazio 12,8 21,5 0,04<br />

Abruzzo e Molise 18,9 24,7 0,07<br />

Campania 45,2 35,9 0,23<br />

Puglia 34,4 32,7 0,16<br />

Calabria e Basilicata 49,6 31,0 0,21<br />

Sicilia 48,0 35,9 0,23<br />

Sardegna 25,8 31,2 0,11<br />

TUTTE LE REGIONI<br />

Indice di diffusione: % di persone a basso reddito;<br />

19,9 30,4 0,08<br />

Indice di intensità: distanza % dalla soglia che assicurerebbe l’uscita dalla condizione di povertà;<br />

Indice di gravità: indice (elaborato dal premio Nobel per l’economia A. Sen) che combina diffusione, intensità e disuguaglianza del reddito delle persone<br />

relativamente povere. L’indice varia fra 0 (nessun povero) ed 1 (tutti con reddito nullo)<br />

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