Volume - Fondazione toscana sostenibile
Volume - Fondazione toscana sostenibile
Volume - Fondazione toscana sostenibile
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
56<br />
2.7<br />
Gli effetti sul mercato del lavoro<br />
Le tendenze degli ultimi anni hanno evidenziato andamenti differenziati fra dinamica<br />
della domanda di lavoro, dell’offerta di lavoro, della possibilità occupazionali. Il risultato è<br />
stato una sostanziale stabilità della domanda ovvero della quantità di lavoro richiesta dal<br />
sistema produttivo in termini di unità di lavoro standard, un incremento dell’occupazione<br />
attraverso una maggiore flessibilità delle opportunità e condizioni lavorative e infine, un<br />
incremento di minore intensità dell’offerta di lavoro corrispondente.<br />
Delle tre variabili considerate, quella che si presta maggiormente ad essere inserita<br />
nelle proiezioni macroeconomiche è la domanda di lavoro espressa in termini di unità di<br />
lavoro standard: utilizzando i trend di produttività dei diversi settori e considerando il significativo<br />
e crescente peso del terziario (dove la produttività ha incrementi meno marcati<br />
dell’industria), il risultato combinato potrebbe essere quello di oscillare fra una leggera<br />
flessione e la stabilità. Mediamente la flessione della domanda di lavoro sottostante lo<br />
scenario macroeconomico sarebbe dell’ordine del -0,2% medio annuo (Tab. 2.8), corrispondente<br />
a circa 4 mila unità di lavoro in meno in media d’anno, e pari a circa il 3% al<br />
2020 (meno 60.000 unità di lavoro)<br />
Tabella 2.8<br />
LE UNITÀ DI LAVORO PER SETTORI. 2005-2020<br />
Variazioni assolute (migliaia di unità) e % medie annue<br />
Fonte: stime IRPET<br />
Assoluta %<br />
Agricoltura ed industria -4.755 -1,1<br />
Costruzioni 973 0,8<br />
Servizi -171 0,0<br />
TOTALE -3.953 -0,2<br />
Le previsioni rispetto all’offerta di lavoro sono, ovviamente, molto più difficili in quanto<br />
esse risentono di diversi fattori quali: l’ulteriore estensione della flessibilità e della<br />
parcellizzazione del posto di lavoro, l’allargamento della partecipazione al lavoro delle<br />
componenti femminili e delle persone sopra i 60 anni (anche per effetto della riforma<br />
pensionistica), l’andamento dei flussi migratori e la loro influenza sulla dinamica della popolazione<br />
in fascia di età lavorativa.<br />
Se come molti prevedono tutto questo porterà a un aumento dell’offerta di lavoro,<br />
anche in presenza di una flessione della componente naturale della popolazione, essa<br />
potrebbe trovare uno sbocco sul piano occupazionale solo se cambiassero ulteriormente<br />
i modi di partecipazione al lavoro, ad esempio attraverso una riduzione del tempo di lavoro<br />
medio per posto di lavoro e un maggior ricorso al part-time o ad altre forme di lavoro più<br />
flessibile (cfr. Capitolo 9).<br />
Se queste condizioni non si realizzassero, ovvero se la flessibilità avesse toccato il<br />
suo massimo, la mancata corrispondenza della domanda di lavoro con l’offerta ne determinerebbe<br />
l’abbassamento del tasso di partecipazione (per scoraggiamento), l’aumento