Volume - Fondazione toscana sostenibile

Per effetto delle trasformazioni demografiche in atto avremo pertanto, al 2023, uno
scarto tra la crescita della popolazione e la crescita della spesa sanitaria complessiva ad
essa associata pari a 4,9 punti nello scenario “alto” e a 6,4 punti nello scenario “basso”
(contro i 5,5 punti dello scenario “centrale”). Nello scenario “basso”, infatti, che è caratterizzato
da livelli di fecondità e saldi migratori con l’estero più moderati, peseranno relativamente
di più le classi anziane, quelle con i più elevati tassi di utilizzo delle prestazioni
sanitarie. È per questa ragione che una crescita più contenuta della popolazione sarà
quindi accompagnata da costi pro capite più alti (vedi anche Graf. 10.10).
Sulla base dei costi medi pro capite (senza distinzione per età) (Graf. 10.9), si può
prevedere che le modifiche nella struttura demografica dei residenti comporteranno da qui
a venti anni un incremento per ogni toscano del 5% nella spesa sanitaria pubblica (quasi
7% in più per la spesa farmaceutica). Leggermente negativo invece è l’andamento della
spesa per la medicina di base, in quanto diminuirà la quota dei bambini sotto i 14 anni sul
totale degli assistiti (si ricorda che il costo unitario dell’assistenza pediatrica è più alto di
quello dell’assistenza generica).
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Grafico 10.9
SPESA SANITARIA PUBBLICA MEDIA PRO CAPITE PER TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE IN TOSCANA.
SCENARIO DEMOGRAFICO CENTRALE. 2003-2023
Numeri indice (2003 = 100)
Fonte: stime IRPET
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2003 2008 2013 2018 2023
Ricoveri Specialistica Farmaceutica Medicina di base TOTALE
Quanto alla spesa pro capite totale nei tre scenari (Graf. 10.10), come già anticipato, i
sentieri di crescita più ripidi si registrano nello scenario “basso” (+ 6 punti %). Quindi, in base
alle ipotesi demografiche sviluppate, all’aumento della spesa sanitaria fondato sullo scenario
demografico alto si assoceranno costi pro capite più bassi; viceversa accadrà nello scenario
demografico basso.
Che gli incrementi di spesa osservati -più o meno marcati nei tre scenari- siano causati
dall’invecchiamento della popolazione (nel 2023 gli ultrasettantenni rappresenteranno il 19%
della popolazione toscana, cioè il 13% in più rispetto al 2003 secondo lo scenario demografico
centrale), viene confermato anche dalla ripartizione della spesa sanitaria per classi d’età
(Tab. 10.11). Nell’arco di 20 anni, mentre ai giovani continuerà ad essere destinata una quota
pressoché costante delle risorse sanitarie pubbliche, quella rivolta alle classi intermedie (dai 20
ai 70 anni) diminuirà di 2,9 punti percentuali, di cui beneficeranno gli ultrasettantenni. Questi
spostamenti di spesa fra le classi interesseranno in modo quasi indistinto tutte le tipologie d’assistenza,
ma saranno particolarmente evidenti in quella ospedaliera.
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