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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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Importante sarà verificare ciò che accadrà a livello di singoli settori economici: dove i<br />

margini di redditività sono declinanti, l’esposizione alla competizione internazionale forte,<br />

la propensione all’innovazione limitata, il rischio di penalizzazioni diffuse potrà risultare più<br />

elevato.<br />

Si consideri infine che più ampie opportunità di contenimento degli accantonamenti<br />

patrimoniali sono riservate dall’Accordo alle banche che adotteranno metodologie interne<br />

avanzate per il calcolo del rischio d’insolvenza. Le banche maggiormente orientate, per<br />

storia e radicamento territoriale, alla clientela retail (famiglie e PMI), che domina il panorama<br />

regionale, sono però le banche minori, le piccole casse di risparmio, le banche popolari<br />

e di credito cooperativo. Ragionevolmente, visto che l’allestimento di complesse metodologie<br />

interne di valutazione comporterà il sostenimento di costi fissi elevati, per tali banche la<br />

scelta più efficiente sarà quella di adottare approcci di valutazione semplificati, meno onerosi<br />

da implementare. A minori costi di valutazione del merito di credito delle imprese corrisponderanno,<br />

come si è detto, minori opportunità di contenimento dei requisiti patrimoniali,<br />

ma questo determinerà anche minori benefici potenziali da trasferire alla clientela.<br />

Una possibile conseguenza di quanto detto è che con le nuove regole di Basilea2 si<br />

determini una sorta di specializzazione dei differenti segmenti del sistema bancario: da un<br />

lato le grandi banche, potendo attuare procedure più sofisticate e accurate di valutazione,<br />

rivolgeranno i propri servizi alle imprese maggiori; dall’altro, gli istituti di credito minori si<br />

rivolgeranno al segmento retail adottando, come si è detto, approcci semplificati.<br />

In sintesi, uno dei maggiori vantaggi del nuovo assetto regolativo – la maggiore disponibilità<br />

di credito per il sistema regionale - non necessariamente si tradurrà in maggiori<br />

risorse per tutti gli operatori. I nuovi accordi di Basilea impongono un maggiore rigore di<br />

valutazione del merito di credito che plausibilmente determinerà una maggiore selettività<br />

della clientela da parte delle banche. I vantaggi andranno dunque ai soggetti più virtuosi.<br />

88<br />

4.7<br />

Basilea2 e razionalizzazione del sistema delle garanzie<br />

Le sfide poste dalle nuove regole di Basilea2 alle imprese toscane riguardano soprattutto<br />

la necessità di un rafforzamento della capitalizzazione e delle condizioni di equilibrio<br />

patrimoniale e finanziario.<br />

Per le imprese maggiori, che saranno soggette a rating individuale, l’acquisizione o il<br />

consolidamento di capacità di gestione strategica e finanziaria diverranno le condizioni<br />

chiave per poter fruire delle opportunità (accesso al credito e tassi d’interesse favorevoli)<br />

che Basilea2 offre alle imprese più solide.<br />

Per le imprese minori inserite nel segmento retail, Basilea2 prevede da un lato un<br />

trattamento favorevole in termini di requisito patrimoniale ovvero di ponderazione dell’accantonamento<br />

prudenziale che le banche devono attuare; questo si dovrebbe tradurre in<br />

una maggiore massa di credito da mettere a disposizione di queste imprese. Dall’altro<br />

però sono assenti, o almeno assai limitate, le opportunità per la singola impresa di intervenire<br />

sulle variabili che influenzano la valutazione del rischio. Il rating infatti è assegnato per<br />

gruppi omogenei.

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