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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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degli investimenti e della tecnologia nonché i cambiamenti istituzionali sono volti a soddisfare<br />

i bisogni e le aspirazioni umane presenti senza compromettere la capacità delle<br />

generazioni future di fare altrettanto” (Rapporto Bruntland, Commissione di studio delle<br />

Nazioni Unite, 1987).<br />

Sul piano ambientale la realizzazione di tale obiettivo rende necessaria una considerevole<br />

correzione dei comportamenti socioeconomici e, più in generale, delle tecniche di<br />

produzione e dei modelli di consumo oggi dominanti.<br />

In un’ottica che vuole integrare l’analisi dei processi socioeconomici con quelli ambientali,<br />

il primo passo, seppur molto parziale, è quello di mettere in luce il quadro delle principali<br />

pressioni ambientali determinate dalle famiglie, dalle imprese e dalle istituzioni. Questo<br />

consentirà di verificare, in primo luogo, come e dove si originino le principali criticità per<br />

poi stabilire quale sia la distanza del sentiero tendenziale di sviluppo regionale rispetto a<br />

quello che potremmo considerare <strong>sostenibile</strong>, in base a obiettivi politicamente stabiliti (ad<br />

esempio, quelli fissati dal protocollo di Kyoto) (Fig. 5.2). Naturalmente, obiettivo principale<br />

di tale operazione è poter indicare quali siano i comportamenti da correggere attraverso<br />

l’introduzione di nuove tecnologie ed il mutamento dei modelli di produzione e di consumo.<br />

94<br />

Degrado<br />

ambientale<br />

Carico massimo<br />

<strong>sostenibile</strong><br />

Obiettivo Kyoto<br />

Figura 5.2<br />

DEGRADO AMBIENTALE E SVILUPPO SOSTENIBILE<br />

Sentiero tendenziale<br />

T0 T degrado<br />

irreversibile<br />

Il grafico mostra due possibili linee di tendenza del degrado (ad esempio l’inquinamento dell’aria) derivante dall’attività dell’uomo. Quella più in alto tende a<br />

superare il livello che approssima la capacità massima di assorbimento dell’inquinamento da parte del sistema (misura teorica). La linea più in basso invece è<br />

quella che consentirebbe di riavvicinarsi ai sentieri di sostenibilità perseguiti, per esempio, dal protocollo di Kyoto.<br />

5.2<br />

Gli effetti dell’attività socioeconomica sull’ambiente<br />

Sentiero<br />

<strong>sostenibile</strong><br />

Tempo<br />

Gli effetti di degrado ambientale derivanti dall’attività socioeconomica sono strettamente<br />

connessi allo stadio di sviluppo di una comunità: il livello di attività economica determina<br />

infatti la quantità di pressione originata, la specializzazione produttiva determina la tipologia<br />

delle pressioni, mentre il grado di concentrazione degli insediamenti civili e produttivi contribuisce<br />

a determinare l’intensità dell’inquinamento. Dalle modalità con cui questi tre fattori<br />

si combinano tra di loro possono derivare differenti potenziali di pressione.<br />

Se, ad esempio, si mette a confronto l’inquinamento potenziale delle regioni italiane,<br />

rappresentato da un indicatore sintetico delle principali pressioni (emissioni in aria, inqui-

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