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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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3. Un po’ di numeri…<br />

Come detto sopra, il contenuto di questa nota ha carattere essenzialmente metodologico,<br />

tratta cioè di come si dovrebbe, a mio avviso, affrontare il problema in esame. Ciò malgrado,<br />

faccio precedere quelle notazioni da alcune indicazioni statistiche e riflessioni sulle<br />

medesime, che, senza alcuna pretesa di rispondere alla domanda “di merito” circa l’andamento<br />

socio-economico e le prospettive dei distretti industriali toscani, intendono aprire la<br />

strada, per così dire, ad una risposta, a mio avviso, corretta.<br />

La natura dei dati che utilizzerò mi impedisce di trarre conclusioni stringenti, ma il loro<br />

senso complessivo mi pare abbastanza chiaro.<br />

La Tabella 1 5 basta a mostrare -se non proprio a dimostrare- io penso, che il preteso<br />

maggior declino dei distretti industriali non trova conforto nelle statistiche ISTAT, almeno<br />

fino al 1991. Infatti gli occupati per 1000 abitanti sono maggiori nei sistemi locali distrettuali<br />

in cinque casi su sette, e il totale occupati per 1000 abitanti nei distretti è nettamente<br />

superiore a quello nei non distretti (449,8 contro 393,9).<br />

Se si passa al confronto in termini di valore aggiunto per addetto, la situazione è,<br />

comprensibilmente 6 , meno chiara. Ma anche qui i sistemi locali distrettuali stanno meglio degli<br />

altri in cinque casi su sette, coi due totali in perfetta parità. Non si può non notare, tuttavia, che<br />

nei sistemi del made in Italy il vantaggio dei distretti è netto (48,2 contro 45,6).<br />

Tabella 1<br />

OCCUPATI E VALORE AGGIUNTO NEI DIVERSI TIPI DI SISTEMA LOCALE. 2001<br />

Occupati per 1000 abitanti Valore aggiunto per addetto<br />

Non distretto Distretto TOTALE Non distretto Distretto TOTALE<br />

Sistemi senza specializzazione 331,7 371,8 332,3 42,9 46,5 42,9<br />

Sistemi urbani 435,6 486,7 437,6 52,2 50,9 52,2<br />

Sistemi estrattivi 245,3 .. 245,3 44,5 .. 44,5<br />

Sistemi turistici 411,1 .. 412,2 46,3 .. 46,3<br />

Sistemi del “made in Italy” 357,9 442,1 416,8 45,6 48,2 47,5<br />

Sistemi del tessile 404,2 483,2 466,8 48,3 48,6 48,5<br />

Sistemi del cuoio e della pelletteria 435,2 433,4 434,6 49,0 44,3 47,3<br />

Sistemi dell’occhialeria 510,5 .. 493,5 51,6 .. 50,6<br />

Sistemi dei materiali da costruzione 415,4 486,5 444,7 48,2 50,6 49,3<br />

Sistemi dei mezzi di trasporto 443,1 369,5 440,6 50,2 50,3 50,2<br />

Sistemi degli apparecchi radiotelevisivi 362,4 .. 362,4 45,1 .. 45,1<br />

TOTALE 393,9 449,8 407,7 48,4 48,4 48,4<br />

La Tabella 2 7 , che confronta i saldi migratori delle province distrettuali con quelli delle<br />

provincie di grande impresa, parla, per dir così, da sé. È difficile credere, infatti, che i saldi<br />

migratori positivi delle province distrettuali denuncino situazioni di declino economico e/o<br />

sociale comparativamente maggiore di quelle delle province di grande impresa. Si deve,<br />

5 Gentilmente fornitami dal Dr. Stefano Casini Benvenuti dell’IRPET.<br />

6 Per una spiegazione di questo “comprensibilmente”, si veda Becattini G. e Coltorti F. 2004, p 85.<br />

7 Ricavata dal saggio Becattini G. e Dei Ottati G., (in corso di pubblicazione) citato in bibliografia.<br />

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