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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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quelle meno redditizie: il trasporto pendolare rispetto alla lunga percorrenza, ma anche il<br />

trasporto merci rispetto al trasporto di persone. La razionalizzazione dell’offerta di trasporto<br />

ferroviario in ambito metropolitano rappresenterebbe invece uno dei punti di forza<br />

del riequilibrio modale nel collegamento delle aree di maggiore urbanizzazione ed economicamente<br />

più dinamiche della regione (Toscana centrale e costa), oltre che nell’accesso<br />

alla rete infrastrutturale di lunga percorrenza (Aeroporto di Pisa).<br />

Sul piano del trasporto delle merci l’evoluzione oggi in atto riguarda l’offerta logistica<br />

con effetti sulla razionalizzazione dei flussi trasportati. Si tratta della gestione ottima dei<br />

flussi di merci e informazioni lungo tutto il processo produttivo. Stenta ancora ad affermarsi<br />

nella nostra regione la figura dell’operatore specializzato, non più semplice terzista<br />

autotrasportatore, ma operatore logistico inserito nei circuiti internazionali, dotato delle<br />

tecnologie e dei capitali necessari alla gestione di tecnologie e infrastrutture avanzate. La<br />

più ampia diffusione di contenitori standard va nella direzione di una maggiore integrazione<br />

modale e della crescente competitività di vettori alternativi alla strada. Ciononostante<br />

le potenzialità in tale ambito potranno esprimersi completamente solo a seguito dell’introduzione<br />

di tecnologie in grado di accrescere la convenienza in termini di tempi, costi ed<br />

efficienza del trasporto intermodale. I centri intermodali sorti in territorio toscano stanno<br />

quindi assumendo funzioni moderne di “district park”, centri di supporto ai servizi per la<br />

mobilità delle merci e di innovazione tecnologica.<br />

Importanti innovazioni tecnologiche e organizzative, sempre nell’ambito del trasporto<br />

merci, riguardano il trasporto marittimo rivolto a sviluppare l’integrazione terra mare attraverso<br />

il consolidamento delle fasi operative. In particolare l’attenzione è alla concreta<br />

realizzazione delle autostrade del mare (ovvero percorsi -lungo direttrici anche di breve<br />

percorrenza, strutturate sul piano dei servizi e delle infrastrutture- che si svolgono in parte<br />

su strada/ferrovia in parte su rotte marittime). Si tratta di rendere realmente competitivo lo<br />

scalo nei porti mediterranei, come alternativa ai grandi porti del Nord Europa, attraverso<br />

l’adeguamento tecnologico e infrastrutturale delle reti e dei nodi. I limiti già ricordati degli<br />

scali toscani, aumentano le difficoltà di inserimento in questa rete di collegamenti. In ogni<br />

caso molteplici sono le possibilità di miglioramento degli standard di qualità ed efficienza<br />

del trasporto marittimo.<br />

Gli spazi dell’innovazione tecnologica sono ampi, ma i progressi sono lenti. Le direzioni<br />

sono quelle del risparmio energetico e della gestione e controllo dei flussi attraverso<br />

l’Information Tecnology. Sul fronte energetico, sul quale alcuni importanti risultati sono<br />

stati già ottenuti, si è alla ricerca di fonti di energia alternative (geotermica, solare,<br />

fotoelettrica, organica), mentre l’attenzione è soprattutto rivolta alla ottimizzazione della<br />

resa durante il trasporto. Tutte le maggiori case automobilistiche stanno oggi lavorando ai<br />

motori elettrici, ai motori a idrogeno, e, ancora di più, ai motori ibridi -al fine di migliorare le<br />

prestazioni ancora scarse- dei quali ci si aspetta una rapida diffusione in tempi brevi con<br />

effetti sulle emissioni inquinanti, grazie alle loro potenzialità di uso integrato a seconda<br />

delle diverse funzioni richieste. Al di là delle difficoltà tecnologiche rimangono molti punti<br />

interrogativi per tutte le energie alternative riguardo al concetto di energia pulita a causa<br />

delle difficoltà di smaltimento del materiale di scarto. Solo nel lungo periodo, invece, la<br />

ricerca si proietta verso lo sviluppo delle autostrade automatizzate o di personal rapid<br />

transit -nelle quali il guidatore lascerà il controllo a sistemi elettrici che gestiranno una fila<br />

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