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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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Così il contributo che la dinamica occupazionale delle donne apporta alla distribuzione dei<br />

redditi è disequalizzante nelle realtà a minor tasso di occupazione femminile -il Sud d’Italiaperché<br />

lì lavorano soprattutto donne istruite e sposate a mariti istruiti e ricchi, mentre risulta<br />

equalizzante nelle realtà dove il tasso di occupazione delle donne è maggiore (il Centro Nord e<br />

la Toscana) e dove anche le donne meno istruite e scolarizzate contribuiscono al budget familiare.<br />

In prospettiva, quindi, la crescita della occupazione femminile dovrebbe fare da freno ai<br />

processi -numerosi, vedremo- che spingono in direzione di una maggiore disuguaglianza.<br />

b) L’innalzamento dei livelli di istruzione<br />

A titoli di studio diversi corrispondono redditi diversi. L’istruzione gioca quindi un ruolo rilevante<br />

nella disuguaglianza dei redditi. Nel corso di questi ultimi anni la scolarizzazione della<br />

forza lavoro è cresciuta, ma il rendimento ad essa collegato ha avuto dinamiche meno definite.<br />

Per rendersene conto basta indagare la relazione che lega il reddito da lavoro al grado di<br />

istruzione, tramite la stima di una classica funzione salariale, controllando per genere, esperienza<br />

lavorativa, qualifica professionale, settore e area geografica di appartenenza. Quello<br />

che si rileva è la mancanza di un chiaro andamento temporale, anche per quanto riguarda il<br />

premio ai più elevati livelli di scolarità: il completamento di un anno addizionale di istruzione<br />

garantisce un aumento salariale che oscilla tra il 4% ed il 6%, mentre conseguire una laurea<br />

implica, rispetto alla licenza elementare, un incremento variabile fra il 55% e l’80% (Tab. 14.12).<br />

Tabella 14.12<br />

STIME DEI RENDIMENTI DI ISTRUZIONE. ITALIA<br />

Valori %<br />

Fonte: elaborazioni su dati BdI<br />

Rendimento medio di Rendimento di Rendimento di Rendimento di<br />

un anno di istruzione conseguire la laurea conseguire un diploma conseguire undiploma<br />

rispetto alla superiore rispetto di licenza media<br />

licenza elementare alla licenza elementare inferiore rispetto alla<br />

licenza elementare<br />

1989 4,0 54,8 29,5 12,3<br />

1991 4,3 56,2 28,8 11,1<br />

1993 5,9 79,9 41,5 19,5<br />

1995 5,8 74,6 38,0 12,3<br />

1998 4,8 62,6 33,1 13,7<br />

2000 4,8 63,2 33,5 14,1<br />

2002 5,3 71,3 40,3 19,6<br />

Partendo da questa evidenza, il contributo alla disuguaglianza che è lecito attendersi nei<br />

prossimi anni dall’evoluzione del grado di scolarizzazione della forza lavoro dipenderà proprio<br />

dalla dinamica che avranno i premi connessi ai diversi livelli di istruzione. In generale valgono<br />

infatti le seguenti proposizioni: a parità di rendimenti relativi (ad esempio, della laurea rispetto<br />

alla non laurea, ecc.), la disuguaglianza diminuisce se il livello medio di istruzione aumenta; ma<br />

a parità di livello medio di istruzione, se aumentano le distanze nei premi connessi ai titoli più<br />

elevati, la disuguaglianza aumenta. Pertanto, qualora la maggiore scolarizzazione della forza<br />

lavoro non si accompagnerà a premi significativamente crescenti per i lavoratori più qualificati<br />

rispetto a quelli meno qualificati, la distribuzione dei redditi potrebbe subire nei prossimi anni un<br />

certo miglioramento.<br />

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