Volume - Fondazione toscana sostenibile

mento del 6,4%; mentre nel ventennio successivo, che costituisce l’orizzonte temporale
delle nostre previsioni (2003-2023), si assiste ad una flessione degli iscritti alla materna e,
corrispondentemente ad un incremento degli iscritti dalle elementari alle medie superiori
(Graf. 9.5).
110
105
100
95
90
154
Grafico 9.5
ISCRITTI PER CICLO SCOLASTICO. PROIEZIONI STATICHE SULLO SCENARIO CENTRALE
NUMERI INDICE (2003 = 100)
Fonte: stime IRPET
2003 2008 2013 2018 2023
Scuole materne Scuole elementari Scuole medie
Scuole superiori Università
Per quanto riguarda l’università si stima, invece, una flessione che interessa circa 2.300
soggetti. La dinamica degli iscritti alle carriere universitarie evidenzia un andamento ad U: dopo
una brusca flessione nel prossimo quinquennio, in cui gli studenti diminuiscono dell’8% (da 133
a 122 mila), c’è una lieve ripresa nel periodo successivo che tuttavia non consente di tornare
più al livello di partenza. Tale dinamica dipende dalle variazioni dei contingenti della popolazione
a cui i dati sulle iscrizioni fanno riferimento: il calo degli iscritti alle scuole materne deriva,
infatti, dal calo delle donne in età fertile a partire dal 2013, pur in presenza di un tasso di
fecondità lievemente crescente per il periodo considerato; il decremento che invece si registra
all’università è imputabile al crollo del contingente di età 20-24 anni nel 2008 (cioè dei nati negli
anni che hanno registrato i valori minimi di nascite), non compensato dagli incrementi registrati
per la §essa classe di età negli anni successivi fino al 2023.
Relativamente alla presenza di studenti stranieri, per il sistema istruzione nel suo complesso
l’incidenza di questi studenti passa dal 4,6% nel 2003 al 12% nel 2023. Il dettaglio dei dati
mostra che gli incrementi più consistenti si registrano per la scuola dell’obbligo: si passa dal 7,5
al 15,8 alla materna, dal 6,2 al 16,3 alle elementari, dal 5,7 al 16,8 alle medie inferiori, dal 3,4 al
9,7 alle superiori e dall’1,3 al 3,1 all’università.
Con riferimento all’analisi territoriale occorre osservare che la nostra regione -così come
emerso per altri fenomeni- anche per la partecipazione scolastica e universitaria appare fortemente
differenziata al suo interno (Tab. 9.6). Ci sono due Toscane -da questo punto di vistacon
andamenti nettamente contrapposti: quella orientale, a cui si aggiunge Pisa, in cui la crescita
di iscritti è consistente e quella occidentale, in cui il saldo al termine del periodo osservato è
sempre negativo. Le province paradigmatiche di questa estremizzazione sono, da un lato,
Prato che manifesta incrementi anche superiori al 20%, come ad esempio per il ciclo della