29.05.2013 Views

Volume - Fondazione toscana sostenibile

Volume - Fondazione toscana sostenibile

Volume - Fondazione toscana sostenibile

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ziali di crescita fra realtà europee più “mature” e le economie di nuova industrializzazione,<br />

la competitività dell’economia <strong>toscana</strong> appare in discussione per effetto di cause endogene,<br />

che trovano, cioè, origine nella stessa struttura dell’economia regionale, ma che non sembrerebbero<br />

essere più preoccupanti di quelle del resto del paese; sul fronte della competitività<br />

non sembrerebbe dunque esistere un “caso toscano” distinto da quello nazionale.<br />

Ciò si riflette soprattutto sulle proiezioni internazionali e sull’andamento prevedibile delle<br />

quote di mercato dell’export, per cui la Toscana, come l’Italia, è destinata a subire in futuro una<br />

perdita di competitività nel corso dei processi di adattamento ai nuovi equilibri internazionali. In<br />

questo contesto di bassa crescita troverebbero peraltro conferma alcune trasformazioni in atto<br />

già da tempo, come, ad esempio, il sostanziale ridimensionamento del comparto della moda a<br />

favore della meccanica e del terziario. La terziarizzazione è uno dei fenomeni su cui deve<br />

concentrarsi un’analisi e una riflessione più compiuta -in relazione alla qualità e all’efficienza<br />

delle relative attività- dato che costituisce una tendenza di fondo del sistema economico, non<br />

solo toscano. Nelle economie più avanzate, infatti, la componente dei “servizi” risulta sempre<br />

più ampia (ormai oltre il 70% del PIL), per effetto dell’acquisizione di tecnologie che favoriscono<br />

una rapida dinamica di entrata e uscita dal mercato e che rendono meno rilevante la scala di<br />

impresa nella determinazione dei vantaggi competitivi.<br />

Per quanto riguarda i sistemi locali della regione è importante verificare quale sia stato e<br />

quale potrà essere il comportamento dei diversi operatori che li compongono e dalla cui<br />

interazione nasce e si sviluppa la competitività delle diverse aree. All’interno di questi, le imprese<br />

svolgono un ruolo determinante in quanto pongono le condizioni di base della crescita attraverso<br />

le loro strategie e la capacità di adattamento ai cambiamenti dello scenario competitivo<br />

mondiale. Al riguardo è attesa e auspicata un’evoluzione delle stesse che consolidi e rafforzi le<br />

loro capacità manageriali e relazionali, che valorizzi e promuova la capitalizzazione delle attività,<br />

la più attenta gestione finanziaria e la ricerca di nuovi strumenti di finanziamento dell’attività<br />

imprenditoriale. Un importante tassello di questa trasformazione si realizza nella costruzione di<br />

un rapporto più efficace con il sistema del credito; rapporto che, in base all’attuazione dei nuovi<br />

accordi di Basilea2, porrà maggiori vincoli alle imprese derivanti da più incisive modalità di<br />

valutazione del loro merito di credito, ma anche maggiori e migliori opportunità di credito qualora<br />

tale merito venga riconosciuto.<br />

Questi possibili cambiamenti delle imprese potranno innestarsi in sistemi locali che, a<br />

loro volta, si stanno modificando per effetto di una molteplicità di fenomeni: da un lato,<br />

quelli sociali connessi alla trasformazione delle famiglie, al più elevato livello di istruzione,<br />

al divario qualitativo fra lavori offerti e domandati, al fenomeno dell’immigrazione; dall’altro,<br />

quelli più strettamente connessi al sistema delle imprese tra cui l’emergere delle imprese<br />

leader, la tendenza alla gerarchizzazione del modello distrettuale, le crescenti difficoltà<br />

delle imprese marginali, l’estensione di reti relazionali al di fuori dei sistemi locali, la<br />

delocalizzazione produttiva, l’affermarsi di assetti produttivi locali polisettoriali. Cambiamenti<br />

che potrebbero orientare la struttura produttiva regionale verso una crescente integrazione<br />

fra manifattura e terziario avanzato, allargando le relazioni di filiera ai settori a più<br />

elevato contenuto tecnologico e di conoscenza.<br />

Le previsioni ricavate da un modello demografico su individui e famiglie forniscono un<br />

quadro dell’evoluzione della popolazione <strong>toscana</strong> che condiziona anche le prospettive dei<br />

comparti del welfare, segnatamente la sanità e l‘istruzione. La popolazione della Regione<br />

13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!