Volume - Fondazione toscana sostenibile
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Tabella 9.6<br />
PREVISIONI SULLE ISCRIZIONI AL COMPLESSO DEI CICLI SCOLASTICI. DATI PROVINCIALI. SCENARIO CENTRALE<br />
Numeri indice (2003 = 100)<br />
Fonte: stime IRPET<br />
2003 2008 2013 2018 2023<br />
Massa 100 95 92 89 86<br />
Lucca 100 98 98 96 95<br />
Pistoia 100 102 105 106 107<br />
Firenze 100 103 105 106 107<br />
Livorno 100 98 96 94 92<br />
Pisa 100 100 100 101 102<br />
Arezzo 100 101 102 104 104<br />
Siena 100 102 105 106 108<br />
Grosseto 100 98 97 96 94<br />
Prato 100 102 104 104 105<br />
TOSCANA 100 100 101 102 101<br />
scuola elementare, e Massa Carrara con flessioni fino al 15% (scuola materna e scuola media<br />
superiore). Anche il ciclo dell’istruzione universitaria conferma questa bipartizione dato che,<br />
sebbene come visto le iscrizioni risultino in calo per l’intero periodo considerato e per il complesso<br />
del territorio regionale, nelle province della Toscana orientale le flessioni risultano più<br />
contenute, in quelle della Toscana occidentale sono molto più accentuate.<br />
B) Possibili scenari a tassi variabili<br />
Un primo passo da compiere per l’elaborazione di previsioni dinamiche per la domanda<br />
di istruzione riguarda l’implementazione di uno scenario, che potremmo denominare<br />
“normativo”, volto a cogliere gli effetti della riforma Moratti sui tassi di scolarizzazione.<br />
In particolare, tale scenario, che a regime diverrà il nuovo benchmark di riferimento per le<br />
previsioni della domanda di istruzione stante l’obbligatorietà della normativa sulla riforma della<br />
scuola, dovrà incorporare gli effetti sui tassi di iscrizione derivanti dalla possibilità di effettuare<br />
pre-iscrizioni al ciclo della scuola primaria (con conseguente aumento dei tassi per la classe di<br />
età 5-9) e dal diritto-dovere all’istruzione e formazione fino al compimento del diciottesimo anno<br />
di età (con conseguente aumento dei tassi per le classi dalla 15-19).<br />
Un secondo scenario per la domanda di istruzione, che potremmo denominare di<br />
“allineamento europeo”, sarà volto a cogliere la possibile evoluzione della dinamica inerente<br />
la scolarizzazione, soprattutto superiore e universitaria, derivante dal perseguimento<br />
degli obiettivi programmatici di Lisbona (Tab. 9.7).<br />
Tali obiettivi, che di fatto interessano i cicli scolastici a partire dai nidi per la primissima<br />
infanzia fino ad arrivare all’università, sono finalizzati all’ampliamento della partecipazione<br />
di giovanissimi, giovani e meno giovani ai percorsi formativi, operando essenzialmente<br />
sulla riduzione dell’abbandono e della dispersione scolastica e sull’incremento dei tassi di<br />
iscrizione per la scuola media superiore e per l’università.<br />
In merito alle fasce di popolazione da 0 a 6 anni, gli obiettivi della politica comunitaria<br />
formalizzati nei Consigli Europei di Lisbona e Stoccolma prevedono entro il 2010 la fornitura di<br />
servizi di custodia ad almeno il 33% dei bambini al di sotto dei tre anni (attualmente in Toscana<br />
siamo al 20% circa), nonché ad almeno il 90% dei bambini di età compresa fra i 3 anni e l’età<br />
dell’obbligo scolastico.<br />
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