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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 129 —<br />

Supponiamo, al contrario, che A!' coincida con J., e che lo<br />

stesso fatto si presenti comunque si scelga l' elemento A sulla<br />

forma. Dovremo concludere allora che la nostra proiettività J*<br />

coincide colla propria inversa JP ~<br />

, cioè J* = _P ~ ^ (o, ciò<br />

che fa lo stesso, dovremo concludere che la proiettività<br />

P^ = P •<br />

P, la quale muta A in A!' = A, è la identità,<br />

P2 = 1).<br />

A <strong>di</strong>mostrar l'esistenza <strong>di</strong> proiettività P coincidenti colle<br />

proprie inverse P ~<br />

,<br />

valga l'esempio seguente. Sopra una retta<br />

propria si fissi un punto proprio 0, e come operazione P si<br />

assuma la simmetria rispetto ad 0, la quale muta i punti<br />

A, B^. . . della retta nei propri<br />

simmetrici A\ B',... rispetto fi a o a' tì'<br />

ad ;<br />

qui si tratta <strong>di</strong> una vera<br />

proiettività, anzi <strong>di</strong> una ugua-<br />

glianza inversa, giacché si \\^ AB = — A'B\ ecc. Ora ai<br />

punti A* ^ B' , . . . si applichi <strong>di</strong> nuovo la simmetria P rispetto<br />

ad 0. Detti A!\ B" , . . . i punti a cui si giunge, sarà eviden-<br />

temente A!' = J-, B" ^ j5. . . ; si conchiude che P = P ~ \<br />

ossia che la proiettività P " è l' identità.<br />

zione :<br />

L'esempio addotto ci autorizza a dare la seguente defini-<br />

Si chiama proiettività involutoria, o brevemente involuzione,<br />

una proiettività, non identica, tra due forme <strong>di</strong> prima specie so-<br />

vrapposte, la quale coincida colla propria inversa; ossia una<br />

proiettività tale, che ogni elemento abbia, come corrispondente,<br />

uno stesso elemento, sia che quell' elemento venga considerato<br />

nell' una forma, sia nell' altra. Di due elementi A, A' corrispon-<br />

dentisi in una involuzione, è inutile <strong>di</strong>re se A od A' si ri-<br />

guarda come appartenente alla prima o alla seconda forma; i<br />

due elementi si corrispondono in doppio modo, sono coniugati<br />

nella involuzione. Ed è pure inutile nominare le due forme<br />

sovrapposte, quando si tratta <strong>di</strong> una involuzione ; si parlerà<br />

<strong>di</strong> involuzione sopra una punteggiata, in un fascio <strong>di</strong> rette o<br />

<strong>di</strong> piani. La involuzione determina una <strong>di</strong>stribuzione degli ele-<br />

menti della forma in coppie (<strong>di</strong> elementi coniugati), <strong>di</strong> guisa<br />

che ogni elemento della forma appartiene ad una e ad una<br />

sola coppia, e i due elementi <strong>di</strong> una coppia si comportano

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