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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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le quali (se x, y sono coor<strong>di</strong>nate cartesiane) rappresentano<br />

parametricamente la retta<br />

X — a ' y — h'<br />

a 6 "<br />

Qui tt', 6' sono le coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> un particolar punto P' della<br />

retta, mentre a, h definiscono la <strong>di</strong>rezione della retta, ed in<br />

assi ortogonali sono proporzionali ai coseni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> essa;<br />

posto che siano uguali a quei coseni, il parametro t misura<br />

la <strong>di</strong>stanza fra il punto fisso P'{a, h) e il punto variabile<br />

P{x, y) descrivente la retta.<br />

Un secondo esempio è offerto dalle equazioni<br />

X =^ r cos gp, y z=z r sen go,<br />

dove r è costante e go il parametro, le quali in assi ortogonali<br />

danno il cerchio<br />

x^ -\- y^ z=z r'^<br />

avente il centro nell' origine e il raggio r. Il parametro q> mi-<br />

sura r angolo formato dall' asse x colla retta che unisce l' origine<br />

al punto {x, y), mobile sul cerchio.<br />

148. Luogo (Iella intersezione <strong>di</strong> rette omologhe in fasci<br />

proiettivi. — Come applicazione del metodo esposto nel n*" 146,<br />

cerchiamo il luogo del punto d'incontro <strong>di</strong> rette omologhe in<br />

due fasci proiettivi giacenti in un piano, ma non sovrapposti.<br />

Per procedere con maggior semplicità premettiamo la seguente<br />

osservazione. Siano date in un fascio tre rette che (riferite ad<br />

assi cartesiani) abbiano le seguenti equazioni abbreviate (n.** 110):<br />

^ = 0, wz = 0, l -\- Àm =^ 0.<br />

Se ora introduciamo il fattore À nei singoli coefficienti del<br />

polinomio m, la nuova equazione im = (il cui primo membro<br />

si potrà in<strong>di</strong>care con una sola lettera) rappresenterà sempre<br />

la seconda retta data ; ma intanto noi potremo considerare<br />

l'equazione della terza retta come ottenuta sommando membro<br />

a ìnemhro le equazioni delle prime due rette. Sicché, date le<br />

equazioni <strong>di</strong> due rette <strong>di</strong> un fascio, mo<strong>di</strong>ficando, se è necessario,<br />

una <strong>di</strong> queste me<strong>di</strong>ante un conveniente fattore, si può ottenere<br />

che l'equazione formata sommando quelle due, rappresenti una<br />

terza retta assegnata nel fascio.<br />

Ciò posto, siano due fasci proiettivi 8 ed 8' giacenti nello<br />

stesso piano; la proiettività sarà determinata (n." 62) allor-

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