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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 681 —<br />

mente che la quarta coor<strong>di</strong>nata del detto piano è nulla (in<br />

relazione col fatto che il piano stesso passa per l'origine,<br />

n.° 359), rappresenta il cono in coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> piani. Un cono<br />

ha due equazioni tangenziali^ come era preve<strong>di</strong>bile, visto che i<br />

piani tangenti ad un cono (lungo le generatrici) formano un<br />

inviluppo semplicemente infinito (n." 329).<br />

La (8'), considerata isolatamente, è sod<strong>di</strong>sfatta dalle coor-<br />

<strong>di</strong>nate dei piani tangenti al cono (1') e dei piani a questi pa-<br />

ralleli, vale a <strong>di</strong>re, dalle coor<strong>di</strong>nate dei piani, che toccano la<br />

conica all'infinito del cono (1'). In breve, la (8') rappresenta<br />

la quadrica limite (n° 360), inviluppo dei j^iani^ che toccano<br />

una conica situata sul piano aW infinito.<br />

389. Discussione deirequazioiie ridotta <strong>di</strong> un paraboloide. —<br />

Abbiamo già visto che 1' equazione <strong>di</strong> un paraboloide, in coor<strong>di</strong>nate<br />

cartesiane ortogonali, può sempre ridursi alla forma<br />

(1) aux^- + a-nV^" + 2a3,0 = 0;<br />

basta perciò assumere come origine il vertice della superficie,<br />

come asse ? l'asse della superficie, come piani xz^ yz i due<br />

piani principali, e come piano xy il piano tangente nel vertice.<br />

Nell'equazione (1) qualche coefficiente può anche esser zero;<br />

ma la quadrica allora degenera. Così, se a^ =: 0, il paraboloide<br />

si riduce ad una coppia <strong>di</strong> piani V~a^x x =t "l/ZT^^ y =i 0.<br />

Se invece è a,,^ = 0^ l'equazione<br />

(!')<br />

'<br />

auX- -|- 2^340 = 0,<br />

a cui la (1) si riduce, rappresenta un cilindro parabolico avente<br />

le generatrici parallele ad y, e secante sul piano xz la parabola<br />

rappresentata dalla (!').<br />

Lasciando da parte questi ed altri evidenti casi <strong>di</strong> dege-<br />

nerazione, supporremo <strong>di</strong>versi da zero i tre coefficienti della<br />

(1). Dividendone i due membri per — a^^, possiamo porre<br />

queir equazione sotto la forma<br />

(2) mx' -\- ny'^ =^ 1z,<br />

dove m, n sono due quantità reali, non nulle. Anzi una <strong>di</strong><br />

queste, ad es. m, può sempre supporsi positiva, giacche, in caso<br />

opposto, si muterebbe segno ai due membri della (2), e si in-<br />

vertirebbe il verso positivo sull'asse ^;, cambiando z yg. — z.

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