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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 431 —<br />

17) Dati sulla conica A' dell' es. precedente due punti P, ,<br />

P.,, si<br />

possono costruire, risolvendo un pi-oblema <strong>di</strong> secondo grado, due nuovi<br />

punti Pg. P4 <strong>di</strong> K, tali che le normali a K in P^^P^^P^^ P4 formino fascio;<br />

anzi la retta P3P4 si determina linearmente partendo dalla retta Pi P2<br />

(n.° 231, es. 28)). Dalla costruzione segue che « dei quattro pie<strong>di</strong> delle<br />

normali condotte ad una conica da un punto, tre qualisivogliano determinano<br />

un cerchio, che sega inoltre la conica nel punto <strong>di</strong>ametralmente<br />

opposto al quarto piede » (Joachimsthal).<br />

18) Da un punto generico S del piano si possono condurre tre normali<br />

ad una parabola ; i loro pie<strong>di</strong> sono le intersezioni della curva con una iper-<br />

bole equilatera che passa per S, ed ha uno degli asintoti sopra l'asse della<br />

parabola. L'iperbole può generai-si in mo<strong>di</strong> analoghi a quelli dell'es. 16).<br />

« Il cerchio determinato dai tre pie<strong>di</strong> delle normali alla parabola uscenti<br />

da un punto, passa per il vertice della curva; e viceversa, ogni cerchio<br />

passante pel vertice, sega la parabola in tre punti, le cui normali concorrono<br />

in un punto ». Quest'ultimo teorema può <strong>di</strong>mostrarsi ricorrendo all'osser-<br />

vazione seguente.<br />

V. — 19) Un cerchio sega una parabola in quattro punti, le cui or-<br />

<strong>di</strong>nate (rispetto all'asse) danno una somma nulla, e viceversa; in altri<br />

termini «la con<strong>di</strong>zione affinchè un quadrangolo iscritto in una parabola<br />

sia pure iscrittibile in un cerchio, è che il suo baricentro cada sull'asse».<br />

Per i vertici <strong>di</strong> un quadrangolo iscrittibile in un cerchio passano due pa-<br />

rabole, i cui assi si segano ad angolo retto (n.° 238, es. 18)) nel baricentro<br />

del quadrangolo.<br />

20) Un cerchio sega la iperbole equilatera xy = A-<br />

in quattro punti,<br />

le cui ascisse e le cui or<strong>di</strong>nate danno prodotti uguali a A;^; e viceversa.<br />

La iperbole stessa è segata da un'altra iperbole equilatera qualsiasi in<br />

quattro punti, le cui ascisse e le cui or<strong>di</strong>nate danno prodotti uguali a — yt^;<br />

e viceversa. Dall' ultima proprietà segue che, delle quattro intersezioni, tre<br />

determinano la quarta nel modo noto (n.° 231, es. 33) ) ; e ricordando la prima<br />

proprietà, si ha: «Se <strong>di</strong> quattro pmiti <strong>di</strong> una iperbole equilatera, ciascuno<br />

è ortocentro nel triangolo degli altri tre, allora ciascuno ha come <strong>di</strong>ame-<br />

tralmente opposto un punto, che appartiene al cerchio passante per gli altri<br />

tre; e viceversa ».<br />

VI- — 21) Si <strong>di</strong>mostri <strong>analitica</strong>mente che « il luogo <strong>di</strong> un punto da<br />

cui si possono condurre tangenti perpen<strong>di</strong>colari tra loro ad una ellisse od<br />

iperbole, è un cerchio, detto cerchio principale, concentrico alla conica e <strong>di</strong><br />

raggio Va^ + 6- » (cfr. n." 231, es. 40) ). Nella ellisse il cerchio è circoscritto<br />

al rettangolo formato dalle tangenti nei vertici ; per la iperbole, è reale im-<br />

maginario, secondo che l'angolo degli asintoti in cui è contenutala curva<br />

è acuto od ottuso, e si riduce al solo centro se la iperbole è equilatera.<br />

«Nella parabola y^ = 2px il luogo dei jjunti da cui escono tangenti<br />

perpen<strong>di</strong>colari, è la retta as + -^- = 0, detta <strong>di</strong>rettrice» (cfr. n.° 222, es. 14)).<br />

(Si approfitti della (5) del n.° 199; o si scrivano le equazioni <strong>di</strong> due tan-<br />

genti ortogonaU, <strong>di</strong> cui una sia la (5) del n.° 244, o la (5) del n.° 246).

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