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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 435 —<br />

Capitolo V.<br />

Proprietà focali delle coniche.<br />

253. Definizione <strong>di</strong> fuoco. — Noi sappiamo (n.° 205) che<br />

da un punto qualsiasi del piano <strong>di</strong> una conica escono infinite<br />

coppie <strong>di</strong> rette coniugate rispetto alla curva, formanti una invo-<br />

luzione che ha per rette doppie le tangenti dal punto alla conica.<br />

Tra quelle coppie ve ne sarà dunque una, e in generale una<br />

sola (n.° 92), composta <strong>di</strong> rette (reali) perpen<strong>di</strong>colari fra loro.<br />

Siamo ora condotti a chiedere se vi sia qualche punto parti-<br />

colare, tale che per esso passino più <strong>di</strong> una, e quin<strong>di</strong> infinite<br />

coppie <strong>di</strong> rette coniugate rispetto alla conica e perpen<strong>di</strong>colari<br />

fra loro. Un punto siffatto si <strong>di</strong>rà fuoco ; per noi dunque (adot-<br />

tando la definizione <strong>di</strong> Poncelet):<br />

Fuoco <strong>di</strong> una conica è un punto tale, che la involuzione<br />

delle rette uscenti da esso e coniugate rispetto alla curva, sia cir-<br />

colare. Se ricor<strong>di</strong>amo che le rette doppie (immaginarie) <strong>di</strong> una<br />

involuzione circolare passano per i punti ciclici del piano,<br />

possiamo anche definire il fuoco come un punto tale, che le<br />

tangenti da esso condotte alla curva passino per i punti ciclici<br />

del piano.<br />

Poiché le dette tangenti sono immaginarie, deve intanto<br />

ogni fuoco esser interno alla conica. Esso coincide col centro<br />

(supposto proprio) <strong>di</strong> questa solo quando la involuzione dei<br />

<strong>di</strong>ametri coniugati sia circolare, cioè nel cerchio (n.° 238). Ed<br />

è sempre un punto proprio, eccettuato al più il caso della para-<br />

bola, il cui punto all'infinito può, sotto alcuni rispetti, esser<br />

riguardato come fuoco, sebbene ciò non si soglia fare.<br />

Escluso il cerchio, congiungiamo un fuoco F (supposto<br />

proprio) col centro della conica. Fra le corde, parallele tra<br />

loro, coniugate col <strong>di</strong>ametro OF, quella passante per F deve<br />

esser perpen<strong>di</strong>colare ad OjP(per definizione <strong>di</strong> fuoco); dun-<br />

que OF è un asse della conica (n.° 236), dunque ogni fuoco<br />

appartiene ad un asse.<br />

Volendo proseguire per via <strong>analitica</strong> la ricerca dei fuochi,<br />

ci conviene staccare le coniche a centro dalla parabola.

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