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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 130 —<br />

nello stesso modo l'uno rispetto all'altro. Queste coppie si<br />

sogliono <strong>di</strong>re brevemente coppie della involuzione, mentre sarebbe<br />

preferibile chiamarle coppie <strong>di</strong> elementi coniugati in una<br />

proiettività involutoria.<br />

Se AA', BB', ce, . . . sono più coppie <strong>di</strong> una involuzione,<br />

si ha per definizione<br />

AA'BB'CC ... A A'AB'BC'C...,<br />

e viceversa. Posto ora che da questi elementi, situati in una<br />

forma <strong>di</strong> prima specie, si ottengano me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong><br />

proiezione e sezione nuovi elementi a, a', b, b', e, e' . . . <strong>di</strong><br />

una nuova forma <strong>di</strong> prima specie^, si avrà ancora (n.° 61)<br />

aa'bb'cc' . . . a a'ab'bc'c . . .<br />

Segue <strong>di</strong> qua : se ad una involuzione si applicano operazioni<br />

<strong>di</strong> proiezione o sezione, si ottiene una nuova involuzione.<br />

Il concetto <strong>di</strong> involuzione risale a Desargues (1639), il quale stabilì<br />

le relazioni fra tre coppie <strong>di</strong> una involuzione. La trattazione moderna<br />

qui adottata, risulta dalle ricerche <strong>di</strong> Chasles (1837), Seydewitz ((1844) e<br />

Staudt (1847).<br />

80. Proprietà fondamentale della involuzione. — Per ri-<br />

conoscere se una proiettività sia involutoria occorre, secondo<br />

la definizione, verificare se ogni coppia <strong>di</strong> elementi corrispon-<br />

denti si componga <strong>di</strong> elementi corrispondentisi in doppio modo.<br />

In realtà, si può limitare la verifica ad una sola coppia, in<br />

virtù del teorema seguente :<br />

Se in una proiettività fra due forme <strong>di</strong> prima specie sovrap-<br />

poste esiste una coppia <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>stinti che si corrispondano in<br />

doppio modo, allora due elementi corrispondenti qualisivogliano si<br />

corrispondono in doppio modo, e la proiettività è involutoria.<br />

Siano A, A' due elementi <strong>di</strong>stinti che si corrispondano in<br />

doppio modo nella proiettività JP, <strong>di</strong> guisa che la I* muti A<br />

ed A' in A' ed A, rispettivamente. Sia B un altro elemento<br />

arbitrario che la proiettività _P muti in B', e sia X l'elemento<br />

che la J* fa corrispondere a B' ; tutto si riduce a <strong>di</strong>mostrare<br />

che X coincide con B. Infatti si ha, in causa della proiettività JP,<br />

ossia (n.° 46, I)<br />

(AA'BB') = (A'AB'X),<br />

(AA'BB') = (AA'XB'),<br />

la (juale fa vedere (n.° 41) che B coincide con X, e. d. d.<br />

.

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