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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 296 —<br />

Osservazione I. — Da questo teorema, analogo a quello<br />

del n.° 67 sulle punteggiate prospettive, si deduce similmente<br />

che si può sempre passare dalVuno alV altro <strong>di</strong> due piani colli-<br />

neari, me<strong>di</strong>ante un numero finito <strong>di</strong> proiezioni e sezioni. Lasciamo<br />

al lettore la cura <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare tale proprietà, seguendo le<br />

traccie in<strong>di</strong>cate nell'es. 14) dopo il n.° 185.<br />

Osservazione II. — Facendo ruotare uno, ?r', <strong>di</strong> due piani<br />

prospettivi ic, ti' intorno alla comune intersezione u (senza che<br />

le figure <strong>di</strong> tt' subiscano alterazioni), i piani rimangono collineari<br />

e conservano, come uniti, tutti i punti <strong>di</strong> m; quin<strong>di</strong> sono sempre<br />

prospettivi rispetto ad un centro, che si muove al variare <strong>di</strong> n '<br />

(cfr. n.° 185, es. 11)). Quando però, dopo una conveniente<br />

rotazione, il piano ti' viene ad adagiarsi su tt, non potremo<br />

più chiamare prospettivi i due piani, almeno nel senso sopra<br />

adottato; ma dovremo <strong>di</strong>re che i due piani sovrapposti sono<br />

ancora collineari, ed hanno come uniti tutti i punti <strong>di</strong> una<br />

retta u, senza che per questo siano uniti tutti gli altri punti<br />

dei piani stessi. A questo particolar caso <strong>di</strong> collineazione {omo-<br />

logia) conducono anche le considerazioni seguenti.<br />

177. Forme collineari sovrapposte. — Occupiamoci ora<br />

degli elementi uniti <strong>di</strong> una collineazione tra forme sovrapposte.<br />

Vale il seguente teorema:<br />

8e in una collineazione tra due forme <strong>di</strong> 2" specie sovrap-<br />

poste, sono uniti quattro elementi dello stesso nome, dei quali tre<br />

qualunque non appartengano ad una forma <strong>di</strong> prhna specie,<br />

ogni altro elemento è unito, e la collineazione è una identità.<br />

Infatti, se i quattro elementi uniti sono A, B, C, D, noi<br />

sappiamo (n.° 168) che esiste una sola collineazione, la quale fa<br />

corrispondere ad A, B, C, D, considerati come elementi della prima<br />

forma, gli elementi stessi nella seconda forma. Ma una collinea-<br />

zione sod<strong>di</strong>sfacente a queste con<strong>di</strong>zioni è evidentemente V iden-<br />

tità, che fa corrispondere ad ogni elemento l'elemento stesso:<br />

dunque la nostra collineazione è l'identità.<br />

Se quin<strong>di</strong> dalle nostre ricerche esclu<strong>di</strong>amo la identità, la<br />

ipotesi <strong>di</strong> quattro elementi omonimi uniti in una collineazione<br />

porta <strong>di</strong> conseguenza, che almeno tre fra quelli, ad es. A, B, C,<br />

appartengono ad una stessa forma <strong>di</strong> prima specie, la quale<br />

allora avrà unito ogni altro elemento (n.° 175). All' infuori <strong>di</strong>

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