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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 286 —<br />

E, più generalmente, si può <strong>di</strong>re che le (1), colla con<strong>di</strong>-<br />

zione (2), definiscono una proiettività fra due forme qualisivo-<br />

gliano <strong>di</strong> seconda specie, purché si riguar<strong>di</strong>no (x,y,z)ed{x\y'jZ')<br />

come coor<strong>di</strong>nate proiettive degli elementi che si suppongono<br />

generare le due forme.<br />

Osservazione. — Si noterà che le stesse equazioni (1) (for-<br />

manti, come si <strong>di</strong>sse, una sostituzione lineare ed omogenea fra<br />

due terne <strong>di</strong> variabili) danno luogo a due interpretazioni geome-<br />

triche; giacché esse servono a rappresentare, sia una trasforma-<br />

zione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate proiettive in una unica forma <strong>di</strong> seconda<br />

specie, sia una proiettività fra due forme <strong>di</strong> seconda specie. La<br />

ragione <strong>di</strong> questa doppia interpretazione risulta dalle cose dette.<br />

171. Ancora sulle equazioni della collineazione. — Dimo-<br />

striamo ora <strong>di</strong>rettamente, sebbene ciò risulti dal n.*' precedente,<br />

che tre relazioni del tipo (dove q è un fattore <strong>di</strong> proporziona-<br />

lità, non nullo)<br />

i Qx' = a^^x + «12?/ + «i3^j<br />

(1) l Qy' = «21^ + «22^ + «23^,<br />

(<br />

QS' = a^^X + «3277 -f «33^,<br />

colla con<strong>di</strong>zione che il determinante delle a,/, non sia nullo,<br />

(2)<br />

^ ^ 0,<br />

definiscono sempre una collineazione fra i piani n e 7t' descritti<br />

rispettivamente dai punti P & P'^ aventi le coor<strong>di</strong>nate omogenee<br />

(cartesiane o proiettive) (a;, y, z) e {x\ y\ z').<br />

Osserviamo in primo luogo che a tre numeri x, y,<br />

z, non<br />

tutti nulli, corrispondono, in virtù delle (1), tre numeri x',y',z\<br />

definiti a meno del fattore <strong>di</strong> proporzionalità q, e certo non tutti<br />

nulli, giacché per la (2) i tre trinomi a secondo membro delle<br />

(1) non possono annullarsi insieme. Dunque ad ogni punto P<br />

<strong>di</strong> II corrisponde un punto P' <strong>di</strong> ti'.<br />

Se poi risolviamo le (1) rispetto ad x, y, z (per il che<br />

basta sommare membro a membro le (1), dopo averle moltipli-<br />

cate rispettivamente per i complementi algebrici degli elementi<br />

<strong>di</strong> una verticale nel determinante J.), otteniamo le relazioni<br />

ox = A^^x' -f A^^y' + A^^z',<br />

(3) { ay — A,^x' -f- ^22^' + ^32^',<br />

oz = Ai^x' 4- A^sy' + Assz',

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