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Lezioni di geometria analitica e proiettiva - Autistici

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— 508 —<br />

se si vuole, rappresentano le proiezioni <strong>di</strong> r da quei punti sui<br />

piani xz^ yz rispettivamente. Le (2) vengono spesso adoperate,<br />

giacche esse contengono il minimo numero <strong>di</strong> coefficienti (quattro),<br />

che possono comparire nelle equazioni <strong>di</strong> una retta Q). Va<br />

però notato che le (2) non trattano simmetricamente le tre<br />

coor<strong>di</strong>nate ; ne si prestano a rappresentare le rette parallele al<br />

piano xy^ per le quali converrebbe adoperare, ad es., equazioni<br />

risolte rispetto ad x e e, ovvero Q.à y q z.<br />

Le (2), risolte rispetto a z nella ipotesi che non siano<br />

nulle ^, w, possono scriversi cosi<br />

/o.x<br />

^^^<br />

e rientrano perciò nel tipo<br />

X — x' y - (3)<br />

^<br />

l<br />

X — p_y — q_ z<br />

l -<br />

^ ^nT - J^<br />

sotto questa forma abbiamo già visto (n." 282) potersi scrivere<br />

le equazioni <strong>di</strong> una retta generica uscente dal punto (x'^ y\ z').<br />

Ed ora possiamo aggiungere che le tre equazioni (due in<strong>di</strong>pen-<br />

denti), riunite nella (3), rappresentano i tre piani proiettanti la<br />

retta dai punti all'infinito degli assi.<br />

Dal confronto fra le (2') e le (3) risulta che le tre quan-<br />

tità /, w, 1^ nelle equazioni ridotte (2) <strong>di</strong> una retta, hanno lo<br />

stesso ufficio che i tre denominatori l^ m, n nelle equazioni<br />

(3); in altre parole, i due coefficienti l, m che compariscono<br />

nelle equazioni (2), hanno lo stesso significato geometrico<br />

dei rapporti -^--, "^ tra i denominatori delle equazioni della retta<br />

scritte sotto la forma (3). Quale sia questo significato geome-<br />

trico si vedrà in seguito.<br />

Ritorniamo alle (2). Se poniamo in esse z = 0, troviamo<br />

X =^ p, y ^=1 q] dunque p 6 q sono le prime due coor<strong>di</strong>nate del<br />

punto, ove la retta sega il piano xy.<br />

In particolare, una retta uscente dall'origine, e non giacente<br />

nel piano xy, ha equazioni del tipo<br />

X =^ Iz, y == mz ;<br />

(^) Una retta <strong>di</strong>pende infatti da quattro costanti, ad es. dalle coor<strong>di</strong>-<br />

nate (xi, 7/i), {x^i 22) d^i punti, ove essa incontra i piani coor<strong>di</strong>nati xy, xz.

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