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Alumnae | Ingegnere e Tecnologie | Alumni Politecnico di Milano

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano. 67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro. Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo. Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano.
67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro.


Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo.
Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

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Le premesse <strong>di</strong> quell’antico ragionamento<br />

erano quin<strong>di</strong> valide. Certamente anche<br />

nel mio ambiente <strong>di</strong> lavoro (internazionale,<br />

nei Paesi Bassi) c’è un netto squilibrio<br />

<strong>di</strong> genere: tanti uomini, poche donne. Raramente<br />

ho visto donne che lavoravano<br />

come network engineer, o software developer,<br />

o DBA. Devo <strong>di</strong>re comunque che<br />

nell’IT ho trovato sempre donne molto volitive,<br />

granitiche, che non si facevano mettere<br />

i pie<strong>di</strong> in testa, con la voglia <strong>di</strong> fare<br />

bene, senza scendere a compromessi.<br />

Personalmente, sul lavoro non mi sono<br />

mai sentita <strong>di</strong>scriminata né sminuita per<br />

il fatto <strong>di</strong> essere una donna. Non ho subito<br />

vessazioni o demansionamenti al ritorno<br />

dalla maternità, nel 2011; anzi, ho<br />

goduto <strong>di</strong> un periodo <strong>di</strong> maternità allungato<br />

a stipen<strong>di</strong>o pieno. Nel mio attuale<br />

ambiente <strong>di</strong> lavoro sono attorniata da<br />

persone <strong>di</strong> svariate <strong>di</strong>verse nazionalità.<br />

Colgo atteggiamenti faziosi, preferenze<br />

e bias <strong>di</strong> origine politica tra persone <strong>di</strong><br />

nazionalità tra<strong>di</strong>zionalmente opposte<br />

(per esempio: francesi vs tedeschi), ma<br />

non legati al genere. Solo un paio <strong>di</strong> volte<br />

mi è capitato <strong>di</strong> essere attaccata professionalmente<br />

da colleghi uomini: ho<br />

sempre prontamente scalato e risolto<br />

la cosa con i superiori gerarchici.<br />

Guardando a ritroso, riconfermo pienamente<br />

la scelta universitaria fatta 30<br />

anni fa: mi ha consentito <strong>di</strong> sviluppare<br />

competenze scientifiche e tecniche <strong>di</strong><br />

cui ho fatto tesoro, e che ho poi applicato<br />

in ambiti lavorativi <strong>di</strong>sparati. La laurea<br />

in Ingegneria al <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> è<br />

stato il migliore investimento che abbia<br />

mai fatto per la mia vita professionale!<br />

Alle ragazze delle scuole superiori <strong>di</strong><br />

oggi, curiose del mondo e con voglia<br />

<strong>di</strong> fare, <strong>di</strong>co: guardate il mondo circostante<br />

e chiedetevi cosa vi incuriosisce<br />

<strong>di</strong> più, cosa vi stimola, cosa vi spinge a<br />

“fare bene” e potrebbe <strong>di</strong>ventare il vostro<br />

campo lavorativo. Indagate <strong>di</strong>versi<br />

settori, e indagatevi. Quali che siano i<br />

settori su cui punterete gli occhi, vedrete<br />

tanta scienza da approfon<strong>di</strong>re, e l’impiego<br />

<strong>di</strong> innumerevoli implementazioni<br />

tecnologiche. Implementazioni che saranno<br />

le ingegnere <strong>di</strong> domani ad ideare,<br />

analizzare, progettare, implementare,<br />

testare, integrare, perfezionare; con<br />

metodo, pazienza e tenacia: provando e<br />

riprovando. Se tutto questo vi affascina,<br />

allora siete pronte per ingegneria: e il<br />

Poli sarà il punto <strong>di</strong> partenza ideale del<br />

vostro viaggio professionale.<br />

È un viaggio che richiede metodo, pazienza<br />

e tenacia: lo sottolineo. I miei<br />

anni universitari al Poli non sono stati<br />

una passeggiata. Io facevo vita da pendolare,<br />

vivevo con la mia famiglia in<br />

provincia <strong>di</strong> Lecco e raggiungevo <strong>Milano</strong><br />

ogni giorno in treno; dopo le lezioni,<br />

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