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Alumnae | Ingegnere e Tecnologie | Alumni Politecnico di Milano

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano. 67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro. Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo. Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano.
67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro.


Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo.
Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

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ARIANNA MINORETTI 41 anni<br />

Alumna Ingegneria Civile 2004<br />

Norwegian Public road<br />

Administration chief engineer<br />

Trondheim, Norvegia<br />

Vivo e lavoro in Norvegia, a Trondheim. Quando mi chiedono che<br />

lavoro faccio, <strong>di</strong>co che sono solo un ingegnere: “solo”, non per<br />

sminuire la categoria, ma semplicemente per rimarcare il fatto<br />

che sono uno tra i tanti ingegneri. La mia mattina può iniziare<br />

con un progetto da seguire in team o con dei calcoli da svolgere<br />

da sola in stu<strong>di</strong>o, oppure posso svegliarmi ed avere un taxi che<br />

mi aspetta per portarmi in aeroporto per poter partecipare ad<br />

una riunione, magari internazionale, in qualche città d’Europa o<br />

del mondo. Oppure posso dovermi recare in qualche sito dove<br />

stiamo costruendo qualche struttura, o ancora posso avere una<br />

riunione in università con ricercatori o docenti. Questo è uno dei<br />

lati positivi <strong>di</strong> un lavoro vario e stimolante, a mio avviso.<br />

La tecnologia è il mio quoti<strong>di</strong>ano: non solo per le progettazioni<br />

che usano tecnologie consolidate, ma per i <strong>di</strong>versi progetti <strong>di</strong> ricerca<br />

su nuove tecnologie che ho la fortuna <strong>di</strong> seguire e che mi<br />

permettono <strong>di</strong> scrivere nuove normative per aiutare la categoria<br />

ad avvicinarsi, appunto, a nuove tecnologie. La tecnologia ha un<br />

potenziale enorme, dall’uso dei nuovi materiali, alla riduzione<br />

delle emissioni, al controllo dei trasporti (e <strong>di</strong> come le persone<br />

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