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Sono un ingegnere, anche se credo
che quello che faccio sia molto
lontano da quello che le persone
si immaginano quando lo dico.
Sono un ingegnere, anche se credo che quello che faccio sia molto
lontano da quello che le persone si immaginano quando lo dico.
Molti pensano all’ingegnere come a una persona che fa calcoli e
disegni, ma in realtà io mi sono ritrovata molto più spesso ad occuparmi
di gestione e aspetti economici e normativi.
Attualmente lavoro in un’azienda metalmeccanica, Lu-Ve S.p.A.,
che produce scambiatori di calore. Lavorando in ufficio tecnico
a diretto contatto con l’officina ho apprezzato la possibilità di vedere
con mano le problematiche più “pratiche” della realizzazione
di tali macchine. Nello specifico infatti mi occupo di redigere preventivi
e gestire i progetti delle apparecchiature per il settore della
generazione di potenza coordinando le attività dei vari reparti
coinvolti e le eventuali problematiche di vario tipo che possono
sorgere in merito allo specifico progetto.
Fin da bambina le scienze mi hanno sempre incuriosita e avrei
scelto una materia scientifica pura all’università, se non fosse
che non volevo chiudermi nell’ambito della ricerca, ma aspiravo
a calarmi in attività più applicative e di immediato interesse nel
mondo industriale. Dopo essermi laureata nel 2011, inizialmente
ho lavorato per due anni a Brescia presso Turboden, poi sono
tornata a Milano e ho lavorato per 5 anni in una società d’ingegneria,
mentre ora sono in Lu-Ve da quasi 3 anni. Ho avuto quindi
la possibilità di vedere tre realtà lavorative molto diverse tra loro,
e ho capito l’importanza di vivere in un contesto aziendale che
punta sulla crescita del proprio personale. L’esperienza professionale
più formativa è stata sicuramente quella del piccolo studio
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