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Alumnae | Ingegnere e Tecnologie | Alumni Politecnico di Milano

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano. 67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro. Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo. Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano.
67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro.


Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo.
Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

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sara pellegrini 48 anni<br />

Alumna Ingegneria Elettronica 1999<br />

STMicroelectronics<br />

Advanced photonic pixel architect, technology manager<br />

E<strong>di</strong>mburgo, Regno Unito<br />

La prima volta che ho visto un amplificatore “nudo” ho deciso che,<br />

da grande, avrei progettato e costruito amplificatori analogici.<br />

Non so esattamente quando sia successo, credo durante il liceo,<br />

ma in memoria ho molto chiara la visione <strong>di</strong> tutti quei <strong>di</strong>spositivi<br />

su un circuito stampato. Mi hanno affascinata. Purtroppo, i ragazzi<br />

<strong>di</strong> oggi vedono solo delle scatolette nere, bellissime, che sono i<br />

nostri cellulari o tablets o televisioni, ma raramente ne vedono<br />

tutti i componenti (secondo me è uno dei motivi principali per<br />

cui abbiamo tantissimi programmatori ma pochissimi elettronici).<br />

Comunque, questa è la ragione per la quale mi sono iscritta al Poli<br />

e mi sono laureata in Ingegneria Elettronica, con specializzazione<br />

in microelettronica. Durante gli stu<strong>di</strong>, una delle materie che mi<br />

appassionava era la fabbricazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi, che mi <strong>di</strong>ede le<br />

basi per il dottorato e per la carriera che sto proseguendo ora.<br />

Ho fatto il progetto <strong>di</strong> tesi all’estero, in Scozia, e lì sono rimasta a<br />

fare un dottorato su “Single Photon Avalanche Diodes (SPADs)”.<br />

Una volta terminato il dottorato, ho lavorato per un anno in università<br />

come ricercatore e poi sono stata assunta da STMicroelectronics.<br />

Il dottorato mi ha dato moltissimo e lo consiglio, non<br />

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