Alumnae | Ingegnere e Tecnologie | Alumni Politecnico di Milano

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ca non lo era. Questa trasformazione richiedeva un’approfondita conoscenza delle tecnologie, e io giocavo in casa. Quindi decisi di costruire la mia carriera sulla digital trasformation, fino ad arrivare all’IoT: nel mondo che ne è emerso, se non capisci l’ingegneria non puoi entrare nel manufacturing, se non capisci l’information technology non puoi lavorare nel delivery, e così via. Con tutti questi cambiamenti, sentivo che mi mancava una cosa: volevo capire come funzionano le start-up, quel modello di business interessante e opposto alle classiche “corporate”. Per capire veramente mi ci dovevo immergere da zero. Lasciai quindi Vodafone per guidare il passaggio in IPO di un‘importante start-up AI, parte del portafoglio di McKinsey. Finché, a 48 anni, ero finalmente stanca, avevo bisogno di fermarmi e mi presi un anno sabbatico. Questa usanza, in Italia, è vista con sospetto, mentre spesso all’estero è un’esperienza che viene valorizzata, specialmente nei curricolum dei dirigenti. In quel periodo lavorai pro bono per organizzazioni no profit nel mondo della ricerca della cura dei tumori, aiutandole ad accedere in maniera strutturata ai fondi dalla Commissione europea, oltre che avviare una gestione più solida e robusta in termini di sostenibilità economica e trasparenza. Nel resto del tempo ho viaggiato, ho fatto un corso al MIT su meccanica quantistica e uno a Southampton su computer quantistici. Semplicemente per curiosità. Oggi abusiamo di questi termini, vo- 354
A 48 anni mi presi un anno sabbatico. Lavorai pro bono, viaggiai, feci un corso al MIT su meccanica quantistica e uno a Southampton su computer quantistici. Semplicemente per curiosità. levo capire veramente cosa significassero. Dopo la pausa ho fatto un anno in Private Equity ma, alla fine, con Avanade (joint venture tra Microsoft e Accenture) sono tornata a lavorare su IoT e Global Manufacturing. Per il momento! Nel futuro, chissà. Ho un sogno, ma non sono certa se riuscirò a realizzarlo in Europa: quello di fare davvero la trasformazione digitale nell’Healthcare. In Europa non si può fare nel corso della mia carriera, perché i sistemi sanitari pubblici sono più lenti a cambiare. Potrei farlo in USA, ma non ho tanta voglia di andarci: sono europea. Non ho più davanti a me 30 anni di carriera! Ma ho ancora passione ed entusiasmo, oltre all’esperienza, e vorrei mettere tutto questo a disposizione della società. Non per la carriera, che mi ha già soddisfatta, ma per l’impatto positivo che noi ingegneri possiamo avere. Il futuro è aperto. 355
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A ALUMNAE ALUMNAE INGEGNERE E TECNO
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ISBN 978-88-6493-036-7 Stampato nel
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INDICE I. PREFAZIONE ENRICO ZIO Pre
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maurizia calò Alumna Ingegneria El
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anna malosio Alumna Ingegneria Mecc
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chiara di silvestro Alumna Ingegner
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I. Prefazione 15
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ENRICO ZIO Presidente Alumni Polite
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DONATELLA SCIUTO Prorettrice del Po
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II. Introduzione 21
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oberta colombo Alumna Ingegneria Ae
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arianna minoretti Alumna Ingegneria
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gloria vittadini Alumna Ingegneria
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FabianA Alcaino 49 anni Alumna Inge
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neamente come costruire un team e d
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Sono una flight test engineer. La m
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come parte di un piano di sviluppo
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clara andreoletti 44 anni Alumna In
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Costruendo modelli, acquisendo, ela
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La mia attività quotidiana è cara
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Silvia Maria Bono 47 anni Alumna In
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Gli strumenti di Intelligenza Artif
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lectual Property e mi occupo di ric
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enrica bosani 53 anni Alumna Ingegn
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ando nell’automazione di fabbrica
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sono innegabili ma non possono esse
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La tecnologia è parte integrante n
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SARAH BURGARELLA 40 anni Alumna Ing
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decisione giusta o per poter essere
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Mi occupo della pianificazione del
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la mia conoscenza tecnica e manager
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isolvere problemi ed ottimizzare,
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Elena Carnacina 43 anni Alumna Inge
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apporto tecnico dei risultati otten
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Mi imbarcai al Politecnico perché
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Lavorando in una grande realtà com
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CRISTINA CECCHINATO 43 anni Alumna
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Come dice mio papà, citando il tit
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Ricordo un episodio della serie:
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ANGELA CERA 49 anni Alumna Ingegner
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Sempre di più, il mio lavoro compo
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Sono contenta del percorso che ho s
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Le premesse di quell’antico ragio
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Nulla di tutto questo può essere f
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Elena Cischino 48 anni Alumna Ingeg
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Quando il progetto terminò, ebbi l
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L’aerodinamica ed il raffreddamen
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con l’aiuto di software sofistica
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ROBERTA COLOMBO 39 anni Alumna Inge
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Quando, ancora oggi, mi sento dire:
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Volevo capire a fondo il funzioname
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I robot saranno il futuro, ma la ca
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il momento di fare domande. Gli dis
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ELENA COSTANTINI 41 anni Alumna Ing
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all’avanguardia sia per l’acqui
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Personalmente, credo che scegliere
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Laura De Fina 42 anni Alumna Ingegn
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di uso quotidiano. Calcoli che un t
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vilegiata. Non ho dei ricordi disti
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CATERINA DE MASI 47 anni Alumna Ing
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Non ho una routine quotidiana, facc
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soprattutto questo, sentire di ridi
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Ho lavorato ad un modello matematic
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In pratica facciamo cavi, un po’
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Le attività che svolgo sono molto
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gazze devono arrivare preparate, po
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PAOLA MARIA FORMENTI 55 anni Alumna
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Mi piace il fatto di trattare di te
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LAURA GALLI 51 anni Alumna Ingegner
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versità (studiano Fotografia e Sto
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TERESA GARGANO 39 anni Alumna Ingeg
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Dedico parte del tempo ad organizza
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nessuno e soprattutto senza toglier
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laura gillio meina 53 anni Alumna I
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È bello pensare che il proprio lav
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Oggi le cose sono molto diverse, è
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A un certo punto ho cambiato comple
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che diventiamo gli esperti e le fig
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correre, a sciare). Ma soprattutto
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LAURA Giuseppina Grassi 48 anni Alu
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telecomunicazioni con nuove opportu
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Stefania Guerra 51 anni Alumna Inge
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Gestisco lo sviluppo di una piattaf
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supplizio: ho dovuto fare uno schem
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Quello che è veramente importante,
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ANNA MALOSIO 49 anni Alumna Ingegne
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Fin da bambina mi sono sempre diver
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I tecnici IT e i consulenti non lav
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ARIANNA MINORETTI 41 anni Alumna In
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gegneria che segue le leggi della n
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LUCIA MORANDI 45 anni Alumna Ingegn
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ponenti tecniche che mi hanno fatto
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Il ruolo del medical physicist è c
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sara pellegrini 48 anni Alumna Inge
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Nel mio ufficio siamo in 120 person
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Sono parte di un team di persone di
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Una formazione scientifica è di ai
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Alfonsa Petraglia 46 anni Alumna In
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Fare l’RSPP (cioè il responsabil
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Nel mio ambiente professionale c’
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