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Alumnae | Ingegnere e Tecnologie | Alumni Politecnico di Milano

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano. 67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro. Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo. Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

Le Alumne condividono la loro storia, in un dialogo virtuale con le future studentesse, per invitarle tutte a fare questa bellissima esperienza che si chiama Politecnico di Milano.
67 laureate in ingegneria tra il 1990 e il 2014, 67 modi diversi di essere ingegnere, tutti accomunati dalla competenza e dalla passione per il proprio lavoro.


Quella degli Alumni è una community composta da circa 200 mila professionisti, architetti, designer e ingegneri, di tutte le età e da oltre 100 paesi nel mondo.
Il libro “Alumnae” scatta una fotografia in primo piano di uno spaccato di questa grande famiglia politecnica, un primo passo per iniziare a conoscere più da vicino il mondo degli Alumni.

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Non sono un ingegnere col caschetto giallo,<br />

come forse si è abituati a immaginarli,<br />

ma ho a che fare con numeri e statistiche.<br />

Non sono un ingegnere col caschetto giallo, come forse si è abituati<br />

a immaginarli, ma ho a che fare con numeri e statistiche. La Banca<br />

Centrale Europea ha il ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare tutte le banche nazionali<br />

per garantire che l’euro e l’inflazione si mantengano costanti: non<br />

importa il Paese della banca, l’importante è che siano tutte controllate<br />

con gli stessi criteri da team internazionali. Questo ruolo<br />

<strong>di</strong> controllo è in mano alla vigilanza bancaria, dove lavoro io, nello<br />

specifico nel <strong>di</strong>partimento che definisce la metodologia e i processi<br />

che i supervisor devono seguire quando controllano le banche.<br />

Oggi, dopo <strong>di</strong>versi anni nel <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> statistica, ho un ruolo<br />

manageriale: ogni giorno lavoro con il computer e gestisco una<br />

squadra <strong>di</strong> 5/8 persone, insieme cooperiamo con tutte le banche<br />

centrali nazionali, usiamo tools che permettono <strong>di</strong> fare meeting a<br />

<strong>di</strong>stanza, sviluppare software in collaborazione e con<strong>di</strong>videre documenti<br />

e schermi come se fossimo nello stesso posto.<br />

Lavoro alla Banca Centrale Europea da quasi 11 anni e non l’ho<br />

mai considerato noioso, perché è sempre <strong>di</strong>verso, evolve nel tempo,<br />

è stimolante. Non solo è interessante per le cose che faccio<br />

ogni giorno, ma anche per l’ambiente internazionale in cui le faccio.<br />

Inoltre, sento <strong>di</strong> dare il mio contributo al bene comune, per far<br />

funzionare meglio la società. Non sono certo arrivata qui “per vocazione”,<br />

non ho nemmeno sempre saputo <strong>di</strong> volere <strong>di</strong>ventare un<br />

ingegnere: fino a qualche mese prima <strong>di</strong> iscrivermi al Poli, volevo<br />

stu<strong>di</strong>are giurisprudenza per poi entrare in polizia, ma alla fine mi<br />

sono guardata dentro e ho capito che l’unica cosa che mi piaceva<br />

veramente stu<strong>di</strong>are, su cui potevo passare tanto tempo senza mai<br />

sentirlo un peso, era la matematica. Della matematica mi piaceva<br />

risolvere equazioni, che non sono altro che la descrizione <strong>di</strong> forme<br />

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