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lavoratrici, semplicemente, non hanno tempo da perdere e sono
super efficienti). Sono più le donne a interessarsi a un orario flessibile,
nella mia esperienza gli uomini lo chiedono meno». Anche
Gloria descrive un “work-life balance” flessibile: «Mi ritaglio il tempo
a fare le cose che mi piacciono, anche se non quotidianamente.
Magari sto in mare un mese, in cui si lavora e basta; ma poi ho un
mese a terra, in cui posso dedicarmi alle attività che preferisco».
La tecnologia è la quintessenza del lavoro di entrambe. Gloria
descrive work-flow di progetti enormi, in cui senza supporti tecnologici
sarebbe impossibile tenere sotto controllo le varie fasi e
condividerle con tutto il team (che magari è a centinaia di km di
distanza). Ci sono poi le tecnologie legate alle costruzioni e ai prodotti:
navi che sollevano più di 10.000 tonnellate, come descrive
lei, ce ne sono pochissime. Lavorare a 2.000 metri di profondità
(sott’acqua) è delicato come operare un cervello. «Adesso per
fortuna c’è molta attenzione al green, al recupero, alle emissioni
di CO 2
, all’eolico, si cerca di limitare la produzione di plastica. Ricordo
per esempio l’incidente nel Golfo del Messico di qualche
anno fa. Una compagnia aveva fatto un buco in fondo all’oceano
per estrarre petrolio, e non riuscivano più a fermare le perdite. Ci
sono state contaminazioni per settimane. A seguito di quell’incidente,
Saipem ha brevettato un tappo robotico sottomarino, per
evitare che il carburante di disperda nelle acque». «La tecnologia è
il fondamento della competitività delle aziende - prosegue Grazia.
Per questo è fondamentale studiare materie scientifiche e tecnologiche
e avere forti competenze tecnologiche. I professionisti e le
professioniste più preziose per le aziende che vogliono innovare
(che è l’unico modo di avere successo) sono quelle che hanno forti
Nel bel mezzo di tempeste e onde alte diversi
metri, impossibile annoiarsi.
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