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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

L’acquedotto, che prende il nome dalle omonime sorgenti ed alimenta il sistema<br />

acquedottistico occidentale <strong>di</strong> Roma, preleva circa 10 m 3 /s (portata <strong>di</strong> concessione).<br />

Tale portata viene addotta a Roma con un sistema <strong>di</strong> gallerie e sifoni esteso per circa 70<br />

Km. Lungo il percorso sono previste derivazioni a servizio dei comuni attraversati ed è<br />

stata realizzata una centrale idroelettrica in località Salisano per l’utilizzo <strong>del</strong> carico<br />

piezometrico eccedente al trasporto.<br />

L’esercizio è stato avviato fin dal 1949 per uso esclusivo idroelettrico fino al 1957. Da<br />

questa data è iniziata l’adduzione potabile a Roma con un tasso <strong>di</strong> crescita che ha<br />

raggiunti i valori prossimi alla portata <strong>di</strong> concessione intorno agli anni ‘80.<br />

Acquedotto <strong>del</strong>le Capore<br />

Rappresenta il secondo acquedotto per importanza tra quelli realizzati dall’ACEA per<br />

l’alimentazione <strong>di</strong> Roma.<br />

Preleva dalla valle <strong>del</strong> Farfa circa 5,5 m 3 /s (portata <strong>di</strong> concessione) in località Le Capore<br />

- comune <strong>di</strong> Frasso Sabino - dalle omonime sorgenti captate me<strong>di</strong>ante pozzi drenanti.<br />

L’acquedotto serve il sistema orientale <strong>di</strong> approvvigionamento <strong>del</strong>la città <strong>di</strong> Roma che<br />

si sviluppa in prevalenza dall’EUR ad Ostia. L’esercizio <strong>del</strong>l’acquedotto è stato avviato<br />

nella seconda metà <strong>del</strong>l’anno 1979 con una portata <strong>di</strong> circa un m 3 /s. La portata prelevata<br />

è cresciuta in modo abbastanza uniforme raggiungendo valori prossimi a quello <strong>di</strong><br />

concessione intorno agli anni ‘90.<br />

Le traverse idroelettriche sul <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> a valle <strong>di</strong> Corbara<br />

Hanno un certo impatto sull’idrografia <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> alcune traverse idroelettriche<br />

realizzate e gestite dall’ENEL anche se non determinano <strong>di</strong>versioni <strong>di</strong> portata dall’alveo<br />

naturale <strong>del</strong> <strong>fiume</strong>.<br />

Si tratta infatti <strong>di</strong> impianti ad acqua fluente con una capacità <strong>di</strong> regolazione poco più che<br />

giornaliera.<br />

Le tre traverse più importanti, da monte verso valle, sono quella <strong>di</strong> P.te Felice, Nazzano,<br />

Castel Giubileo.<br />

Può ormai considerarsi una traversa ad acqua fluente anche la <strong>di</strong>ga <strong>di</strong> Alviano per<br />

l’elevato grado <strong>di</strong> interrimento che ha raggiunto. La traversa è ubicata subito a valle<br />

<strong>del</strong>la <strong>di</strong>ga <strong>di</strong> Corbara e raccoglie le portate scaricate dalla centrale <strong>di</strong> Baschi e quelle<br />

naturali provenienti dal <strong>fiume</strong> Paglia.<br />

Le <strong>di</strong>ghe <strong>del</strong> Salto e <strong>del</strong> Turano<br />

Sono i più importanti serbatoi <strong>di</strong> accumulo <strong>del</strong>lo schema idroelettrico nella valle <strong>del</strong><br />

<strong>fiume</strong> Velino, che si riunisce al sistema <strong>del</strong> Nera con il lago <strong>di</strong> Pie<strong>di</strong>luco a monte <strong>del</strong>la<br />

centrale <strong>di</strong> Galleto.<br />

Le due <strong>di</strong>ghe sbarrano i fiumi omonimi e sono tra loro collegate da una galleria <strong>di</strong> valico<br />

che rende in sostanza unico il serbatoio <strong>di</strong> accumulo.<br />

Le acque prelevate dalla <strong>di</strong>ga <strong>del</strong> Salto vengono utilizzate con un primo salto nella<br />

centrale <strong>di</strong> Cotilia e successivamente riprese dagli impianti <strong>di</strong> valle. Realizzano un<br />

impatto significativo sul reticolo in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>versione <strong>del</strong>le portate e <strong>di</strong> alterazione<br />

<strong>del</strong> regime dei flussi visto l’uso prevalente dei due invasi destinato alla copertura <strong>del</strong>le<br />

punte <strong>del</strong> carico elettrico.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 7

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