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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

L’analisi mineralogica dei campioni costieri mostra che essi sono costituiti da sabbie<br />

quarzose, con ampia incidenza <strong>di</strong> anfiboli e pirosseni e, localmente, da significative<br />

concentrazioni <strong>di</strong> Magnetite; molto <strong>di</strong>ffusa, ma con bassa incidenza, è la calcite.<br />

Tra i grani litici, quelli vulcanici sono i più rappresentati, seguiti da carbonati e selce;<br />

occasionali i grani metamorfici.<br />

Altri minerali sono presenti in quantità trascurabili, mentre i resti organogeni sono<br />

presenti in basse concentrazioni.<br />

Anfiboli, pirosseni, magnetite e litici vulcanici provengono dagli apparati sabatino ed<br />

albano, essi giungono alla costa sia attraverso il F. <strong>Tevere</strong>, che me<strong>di</strong>ante i corsi d’acqua<br />

minori incidenti sulla costa stessa.<br />

Quarzo, calcite, selce e carbonati provengono dalle formazioni appenniniche e sono<br />

apportati dal F. <strong>Tevere</strong>; solo in piccola parte essi provengono dai depositi se<strong>di</strong>mentari<br />

quaternari, che bordano la costa e sono incisi sia dal <strong>Tevere</strong> che dai corsi d’acqua<br />

minori.<br />

Le variazioni percentuali relative dei singoli componenti minerali mostrano che, nei<br />

campioni settentrionali (tratto S. Marinella-La<strong>di</strong>spoli), l’incidenza <strong>di</strong> anfiboli e pirosseni<br />

è costantemente maggiore <strong>di</strong> quella <strong>del</strong> quarzo. Ciò è probabilmente dovuto<br />

all’influenza che i corsi d’acqua minori hanno in questo tratto litorale.<br />

Particolare sembra la <strong>di</strong>tribuzione <strong>del</strong>la magnetite. Essa è ben rappresentata nell’area <strong>di</strong><br />

La<strong>di</strong>spoli, in quella centrale in prossimità <strong>del</strong>le foci <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> e più a sud tra<br />

Torvajanica e Lavinio. La significativa presenza <strong>di</strong> questo minerale è legata sia al<br />

rifornimento dall’entroterra che ad un valore energetico alto <strong>di</strong> alcuni tratti <strong>di</strong> litorale.<br />

Essendo dotata <strong>di</strong> un elevato peso specifico, la magnetite risulta poco mobile, così le<br />

concentrazioni a nord e a sud <strong>del</strong> F. <strong>Tevere</strong> sono da porre in relazione con gli apporti dei<br />

corsi d’acqua minori, che drenano gli apparati vulcanici e che, nei momenti <strong>di</strong> piena, in<br />

virtù <strong>del</strong> loro breve percorso, riescono a far giungere alla costa <strong>di</strong>screte quantità <strong>di</strong><br />

magnetite.<br />

Le concentrazioni prossime alle foci <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> sono dovute sia all’apporto <strong>di</strong> questo<br />

<strong>fiume</strong> sia, in particolare, all’azione <strong>del</strong> mare (piuttosto intensa nell’area), che riesce ad<br />

asportare più facilmente granuli più leggeri, concentrando la magnetite.<br />

In conclusione, si può affermare che l’intero tratto <strong>di</strong> costa, compresa tra Santa<br />

Marinella e Anzio, è dominato dall’apporto se<strong>di</strong>mentario <strong>del</strong> F. <strong>Tevere</strong> che, deposto alle<br />

foci <strong>del</strong> <strong>fiume</strong>, viene smistato dalle correnti lungo riva indotte dal moto ondoso.<br />

Non sono tuttavia trascurabili gli apporti dei corsi d’acqua minori che, nella parte<br />

settentrionale, scendono dall’apparato vulcanico sabatino e sono responsabili <strong>di</strong> una<br />

maggiore taglia me<strong>di</strong>a dei se<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> battigia e <strong>di</strong> un loro arricchimento <strong>di</strong> materiali<br />

vulcanici.<br />

Questi ultimi mantengono, anche a sud <strong>del</strong>le foci tiberine, incidenze percentuali, se non<br />

prioritarie, comunque elevate; ciò non sarebbe possibile, specialmente per la magnetite,<br />

senza il contributo dei corsi d’acqua minori che drenano l’apparato vulcanico albano.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 402

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