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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

(spesso si impiega il metodo <strong>di</strong> prima generazione S.M.B., che tiene conto, oltre che<br />

<strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong> vento, durata e velocità, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>stanza su cui la sua azione viene<br />

esercitata, denominata fetch). A volte si impiegano i dati <strong>di</strong> moto ondoso rilevati a vista<br />

a bordo <strong>di</strong> navi in transito. Il caso più favorevole si presenta quando si <strong>di</strong>spone <strong>di</strong><br />

misure atten<strong>di</strong>bili <strong>del</strong> moto ondoso in vicinanza <strong>del</strong>la zona in esame.<br />

Nella zona prospiciente l’abitato <strong>di</strong> Ostia, in occasione dei lavori <strong>di</strong> ripascimento<br />

eseguiti dal Genio Civile alle OO.MM. <strong>di</strong> Roma, dato il carattere sperimentale<br />

<strong>del</strong>l’intervento è stato previsto un ampio programma <strong>di</strong> monitoraggio <strong>del</strong> tratto costiero<br />

che si estende dal pontile <strong>del</strong>la Vittoria a Nord fino al Canale dei Pescatori a Sud,<br />

comprendente, tra le altre, anche misure <strong>di</strong> moto ondoso me<strong>di</strong>ante una boa ondametrica<br />

<strong>di</strong>rezionale <strong>di</strong>sposta su un fondale <strong>di</strong> circa 12 m. Sono inoltre <strong>di</strong>sponibili anche le<br />

rilevazioni <strong>del</strong>la stazione ondametrica <strong>di</strong> Ponza <strong>del</strong>la R.O.N. effettuate dal 1989 al 1996.<br />

Tale stazione, pur se ricade ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> circa 100 Km dal sito in esame, può<br />

ritenersi abbastanza rappresentativa <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong> moto ondoso <strong>del</strong> me<strong>di</strong>o<br />

Tirreno.<br />

In considerazione <strong>del</strong> fatto che le misure ad Ostia sono riferite ad un’intervallo <strong>di</strong> anni<br />

troppo limitato per una analisi <strong>di</strong> evoluzione a me<strong>di</strong>o e lungo termine <strong>di</strong> un litorale (anni<br />

1992-1994), sono state giu<strong>di</strong>cate più significative ai fini <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o le rilevazioni <strong>di</strong><br />

Ponza e sulla base <strong>di</strong> esse è stato ricavato il clima d’onda ad Ostia.<br />

Per quanto riguarda invece i dati se<strong>di</strong>mentologici e la batimetria si è fatto riferimento al<br />

rilievo batimetrico effettuato nel 1995 a cura <strong>del</strong> Genio Civile alle OO.MM. <strong>di</strong> Roma.<br />

Caratteristiche morfologiche e se<strong>di</strong>mentologiche<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista morfologico la fascia litoranea in esame è caratterizzata da una costa<br />

bassa e sabbiosa con apparati dunali e retrodunali, in parte interessati da pinete piantate<br />

nel secolo scorso (ve<strong>di</strong> Castelfusano). Fatta eccezione per le zone marcatamente<br />

antropizzate, come Ostia, il morfotipo <strong>del</strong>la fascia litoranea emersa presenta un’ampia<br />

duna che degrada dolcemente verso la spiaggia. La parte sommersa presenta una o<br />

talvolta due barre naturali.<br />

Si fa presente che una morfologia trasversale fondamentalmente equilibrata <strong>di</strong> una<br />

spiaggia non sempre può essere considerata importante ai fini <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio<br />

sull’equilibrio longitu<strong>di</strong>nale <strong>del</strong>la stessa. Ad esempio le spiagge adriatiche presentano<br />

spesso un sistema a più barre, ma sono ugualmente soggette ad erosione. Analogamente<br />

può <strong>di</strong>rsi che la spiaggia laziale che va da Torre Astura al Circeo, ove la presenza <strong>di</strong> una<br />

o più linee <strong>di</strong> barra non ha impe<strong>di</strong>to l’innescarsi <strong>di</strong> fenomeni erosivi. Quello che è certo<br />

è che un’accentuata erosione longitu<strong>di</strong>nale è spesso accompagnata da una riduzione<br />

volumetrica <strong>del</strong>la barra e talora dalla sua completa scomparsa. Viceversa in una<br />

spiaggia stabile, le barre si presentano spesso <strong>di</strong> forma abbastanza complessa (barre<br />

festonate).<br />

L’analisi <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong>la spiaggia sommersa consente <strong>di</strong> trarre in<strong>di</strong>cazioni utili<br />

seppure <strong>di</strong> carattere qualitativo sulla <strong>di</strong>namica litoranea. Nella zona a Sud <strong>del</strong> Canale dei<br />

Pescatori la fascia attiva presenta una tipica configurazione a truogolo e barra il cui<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 426

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