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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

L’alta Valle <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> è una ampia zona alluvionale che si estende dalla stretta <strong>di</strong><br />

Montedoglio fino a Città <strong>di</strong> Castello per circa 130 km 2 , <strong>di</strong> cui circa il 60% ricade nella<br />

provincia <strong>di</strong> Perugia.<br />

I terreni che bordano i depositi alluvionali sono le formazioni flyschoi<strong>di</strong> <strong>del</strong>la serie<br />

Umbro-Marchigiana e <strong>del</strong>la serie Toscana. I dati <strong>del</strong>le perforazioni e le indagini<br />

geofisiche in<strong>di</strong>cano spessori <strong>del</strong>le alluvioni notevoli (al centro <strong>del</strong>la valle superano i 200<br />

m); molto elevata è anche la percentuale <strong>del</strong>la frazione grossolana (fino al 50%). Le<br />

varie campagne piezometriche effettuate negli ultimi anni hanno mostrato la presenza <strong>di</strong><br />

un asse <strong>di</strong> drenaggio principale ubicato più a ovest <strong>del</strong>l’attuale corso <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> e<br />

corrispondente probabilmente ad un paleoalveo <strong>del</strong> <strong>fiume</strong>; la falda si trova generalmente<br />

a profon<strong>di</strong>tà inferiori ai 10 m; i gra<strong>di</strong>enti idraulici variano molto passando dal settore<br />

nord-occidentale e orientale (gra<strong>di</strong>enti elevati) al settore centro-meri<strong>di</strong>onale (gra<strong>di</strong>enti<br />

bassi); le trasmissività sono generalmente elevate con valori compresi tra<br />

10 -2 m 2 /s (nella conoide <strong>del</strong> torrente Lama) e 10 -1 m 2 /s nella parte centrale <strong>del</strong>la valle.<br />

Considerazioni sulle piezometrie, permeabilità e capacità <strong>di</strong> immagazzinamento hanno<br />

portato a stimare in 25 milioni <strong>di</strong> m 3 annui gli apporti <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> alla falda alluvionale.<br />

Per quanto riguarda la qualità <strong>del</strong>le acque sono <strong>di</strong>sponibili i dati <strong>di</strong> due rilevamenti <strong>del</strong><br />

1975 e <strong>del</strong> 1982; le analisi non sono complete tuttavia è possibile fare due<br />

considerazioni:<br />

a) la qualità <strong>del</strong>le acque è abbastanza buona, gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> inquinamento hanno bassi<br />

valori ad eccezione dei nitrati che spesso hanno concentrazioni vicine al limite <strong>di</strong><br />

potabilità (50 mg/l);<br />

b) la qualità peggiora spostandosi da nord a sud.<br />

La me<strong>di</strong>a Valle <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong><br />

La valle si estende per circa 85 Km tra Città <strong>di</strong> Castello e To<strong>di</strong> con un’ampiezza<br />

piuttosto ridotta (2-3 km a Ponte S. Siovanni; 4 km a To<strong>di</strong>).<br />

In<strong>di</strong>cazioni stratigrafiche sono fornite da circa 50 sondaggi Ge.mi.na. e da alcuni pozzi<br />

per uso privato; gli orizzonti ghiaiosi e sabbiosi sono molto meno abbondanti rispetto<br />

all’alta Valle <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>. Stu<strong>di</strong> geofisici mostrano che gli spessori <strong>del</strong>la coltre<br />

alluvionale sono molto variabili, ma me<strong>di</strong>amente inferiori a quelli <strong>del</strong>l’alta Valle. L’asse<br />

<strong>di</strong> drenaggio principale coincide grossomodo con l’asse <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>. I dati<br />

idrogeochimici <strong>di</strong>sponibili sono pochi e incompleti e non permettono la ricostruzione <strong>di</strong><br />

un sod<strong>di</strong>sfacente quadro <strong>di</strong> qualità.<br />

La Conca Eugubina<br />

La conca Eugubina si sviluppa in <strong>di</strong>rezione NO-SE, parallelamente agli allineamenti dei<br />

rilievi appenninici, su una superficie <strong>di</strong> circa 80 km 2 . I terreni neogenici che colmano la<br />

depressione tettonica sono rappresentati da terreni alluvionali recenti e coltri detritiche<br />

che poggiano sopra i depositi fluvio-lacustri <strong>del</strong> Plio-Pleistocene. Il contorno <strong>del</strong>la valle<br />

è costituito dalla formazione Marnoso-Arenacea e dalle formazioni carbonatiche dei<br />

Monti <strong>di</strong> Gubbio.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 181

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