03.06.2013 Views

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Le maggiori <strong>di</strong>fficoltà riscontrate nello svolgimento <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o sono <strong>di</strong>pese<br />

dall’estremo frazionamento degli acquedotti (comunali, intercomunali ed<br />

interprovinciali), dalle scarse misure <strong>di</strong> portata <strong>di</strong>sponibili e dalle numerose varianti in<br />

atto degli stessi acquedotti.<br />

1. 1.2.6.2 Prelievi irrigui<br />

Caratteristica comune <strong>del</strong>le regioni <strong>del</strong> Lazio e <strong>del</strong>l’Umbria, ricadenti in gran parte nel<br />

bacino <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>, è l’esistenza <strong>di</strong> una pratica irrigua “privata”, condotta da aziende<br />

private o da piccoli proprietari, fortemente variabile annualmente, sia come estensione<br />

che come colture (e, quin<strong>di</strong>, come prelievi).<br />

Secondo l’INEA – Istituto Nazionale <strong>di</strong> Economia Agraria – nel Lazio le derivazioni<br />

private da pozzi e fontanili (che sono, comunque, <strong>del</strong>le sorgenti) consentono<br />

l’irrigazione <strong>di</strong> circa il 35% <strong>del</strong>l’intera superficie irrigabile regionale, mentre, per<br />

l’Umbria, tale percentuale è <strong>di</strong> circa il 14%.<br />

Tale tipo <strong>di</strong> derivazione è particolarmente <strong>di</strong>ffuso nelle province <strong>di</strong> Perugia e <strong>di</strong> Roma,<br />

e, nel Lazio, anche nella pianura Pontina, che ricade, però, fuori dai limiti <strong>del</strong> bacino.<br />

Da quanto esposto si evince la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> quantificare i prelievi irrigui da acque<br />

sotterranee, non gestitti <strong>di</strong>rettamente da Consorzi.<br />

E’ comunque possibile osservare che le risorse idriche captabili da parte dei privati<br />

hanno raggiunto ormai uno standard quantitativo costante e, a questo punto, le possibili<br />

estensioni irrigue sono fattibili solo con gran<strong>di</strong> opere <strong>di</strong> invaso o <strong>di</strong> derivazione,<br />

realizzabili solamente dalla collettività.<br />

Per poter giungere ad una stima atten<strong>di</strong>bile dei prelievi privati da pozzi e fontanili, si<br />

sono fissate due dotazioni idriche stagionali me<strong>di</strong>e:<br />

• 2500 mc/ha per le superfici irrigate a pioggia<br />

• 6500 mc/ha per le superfici irrigate a scorrimento.<br />

Questi valori, da considerare cautelativi, moltiplicati per le corrispondenti superfici<br />

permettono <strong>di</strong> valutare, in mancanza <strong>di</strong> altri dati, i volumi <strong>di</strong> prelievo.<br />

Le stime così ricavate costituiscono la soglia minima dei prelievi in atto. Il riepilogo dei<br />

valori ottenuti per l’intero bacino risulta dalle seguenti tabelle:<br />

Per regione<br />

Regione Volumi irrigui (mc x 10 6 ) %<br />

Lazio 96,84 64,64<br />

Umbria 18,54 12,40<br />

Abruzzo 25,14 16,80<br />

Toscana 0,88 0,58<br />

Marche 8,33 5,54<br />

Totali 150,09 100%<br />

Per Provincia<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 190

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!