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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

La prima flessione <strong>del</strong>la doppia cumulata, verificatasi intorno al 1943, è chiaramente in<br />

relazione agli importanti interventi sull’alveo <strong>di</strong> piena <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> eseguiti a valle <strong>di</strong><br />

Roma in seguito alla grande piena <strong>del</strong> <strong>di</strong>cembre 1937, costituiti dalla realizzazione <strong>del</strong><br />

drizzagno <strong>di</strong> Spinaceto, dall’allargamento <strong>del</strong>l’alveo <strong>di</strong> piena con l’arretramento degli<br />

argini e dallo svaso <strong>del</strong>le golene. Tuti questi interventi hanno senz’altro avuto l’effetto<br />

<strong>di</strong> abbassare i livelli idrometrici a Ripetta. Il S.I. usualmente aggiorna le scale <strong>di</strong><br />

deflusso gradualmente, nel senso che non abbandona le misure <strong>del</strong> passato, ma esegue<br />

me<strong>di</strong>e pesate tra queste e le misure più recenti.<br />

Questa pratica, certamente corretta in con<strong>di</strong>zioni or<strong>di</strong>narie, può però condurre a<br />

<strong>di</strong>storsioni quando si verificano importanti alterazioni <strong>del</strong>la scala <strong>di</strong> deflusso in un<br />

tempo molto breve, nel qual caso le misure <strong>del</strong> passato dovrebbero essere<br />

completamente abbandonate e la scala <strong>di</strong> deflusso misurata completamente ex-novo.<br />

L’esame <strong>del</strong>le scale <strong>di</strong> deflusso <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> a Ripetta assunte dal S.I. mostra che, a parte<br />

il periodo 47-49 in cui è stata adottata una scala piuttosto bassa, si sono mantenute alte<br />

negli anni successivi, e soltanto dal 1968 in poi le altezze idrometriche <strong>di</strong> piena si sono<br />

stabilizzate ai valori attuali.<br />

Poiché, dopo il 1943, gli interventi eseguiti sul <strong>Tevere</strong> (soglie, sistemazione <strong>del</strong>le<br />

banchine nel tratto urbano) interessano soprattutto l’alveo <strong>di</strong> magra e hanno scarsa<br />

influenza sulle piene, come scarsa influenza sulle piene ha anche l’abbassamento<br />

<strong>del</strong>l’alveo verificatosi soprattutto nei primi decenni <strong>del</strong> dopoguerra, non si dovrebbe<br />

commettere un grande errore considerando valida fin dal 1943 la scala <strong>di</strong> deflusso<br />

calcolata attualmente tramite i profili <strong>di</strong> rigurgito.<br />

Anche con queste portate è stata tracciata la curva <strong>di</strong> doppia massa relativa ad h. Si può<br />

osservare che, con questo accorgimento, la doppia massa si linearizza fino al 1965,<br />

dando così una certa conferma all’ipotesi <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>la nuova scala <strong>di</strong> deflusso.<br />

L’evoluzione <strong>del</strong>la scala <strong>di</strong> deflusso non è però in grado <strong>di</strong> spiegare l’andamento <strong>del</strong>la<br />

doppia massa dopo il 1965.<br />

Le vicende <strong>del</strong>la curva <strong>di</strong> doppia massa dopo il 1964 sono certamente in relazione con il<br />

funzionamento <strong>del</strong> serbatoio <strong>di</strong> Corbara.<br />

Questo serbatoio, costruito tra il 1959 ed il 1963 ed installato sull’asta principale <strong>del</strong><br />

<strong>Tevere</strong>, sottende un bacino <strong>di</strong> 6075 km 2 , pari a poco più <strong>di</strong> un terzo <strong>del</strong>l’intero bacino<br />

<strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>, e con il suo volume totale d’invaso <strong>di</strong> 190x10 6 m 3 ha un notevole potere <strong>di</strong><br />

regolazione <strong>del</strong>le portate. Il riempimento <strong>del</strong>l’invaso è iniziato nel 1963-64, ma già nel<br />

1972 il manifestarsi <strong>di</strong> fessurazioni in alcuni degli speroni ha consigliato<br />

l’abbassamento <strong>del</strong> livello massimo d’invaso a quota 122,00 m s.m. – due metri sopra il<br />

livello <strong>di</strong> minima regolazione – a eccezione d’eventuali sovralzi in caso <strong>di</strong> piene,<br />

con<strong>di</strong>zioni in cui il volume <strong>di</strong>sponibile risultava <strong>di</strong> 67x10 6 m 3 .Dopo un periodo <strong>di</strong><br />

ra<strong>di</strong>cali lavori <strong>di</strong> ristrutturazione, il riempimento <strong>del</strong>l’invaso è ripreso nel <strong>di</strong>cembre<br />

1982, raggiungendo, nel marzo 1983, la quota <strong>di</strong> 129 m s.m., e dall’aprile 1983 è ripreso<br />

l’esercizio normale, raggiungendosi nella seconda decade <strong>di</strong> giugno la quota <strong>di</strong> 132 m<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 274

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