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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Tuttavia lungo il <strong>Tevere</strong>, tra la confluenza <strong>del</strong> Nera e quella <strong>del</strong>l’Aniene, sono presenti<br />

altri tre sbarramenti, che costituiscono altrettante interferenze al trasporto solido.<br />

La prima si trova presso Gallese, dove un tratto ad ampi meandri è stato “by-passato” da<br />

un canale artificiale che alimenta una centrale per uso idroelettrico.<br />

Presso Nazzano, lo sbarramento è impostato dove il <strong>fiume</strong> restringe il suo alveo per<br />

aggirare uno sperone <strong>di</strong> sabbie e conglomerati cementati quaternari.<br />

La terza traversa è quella <strong>di</strong> Castel Giubileo, pochi chilometri a nord <strong>di</strong> Roma.<br />

A valle <strong>di</strong> Nazzano, il <strong>Tevere</strong> piega verso destra, <strong>di</strong>rigendosi verso il mare. Il percorso,<br />

ancora ad ampi meandri, si sviluppa su depositi alluvionali fiancheggiati da formazioni<br />

vulcaniche.<br />

A nord <strong>di</strong> Roma, il <strong>Tevere</strong> riceve gli apporti <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> Aniene. Si tratta <strong>di</strong> apporti più<br />

significativi dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la portata liquida che non dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong><br />

trasporto solido, a causa <strong>del</strong>la natura carbonatica <strong>del</strong> bacino e <strong>del</strong>la serie <strong>di</strong> sbarramenti<br />

presenti lungo il corso <strong>di</strong> questo affluente.<br />

Dopo aver attraversato Roma, il corso d’acqua <strong>di</strong>rige verso l’apparato <strong>del</strong>tizio,<br />

seguendo sempre un andamento NE-SW, con sinuosità e meandri.<br />

Nei pressi <strong>del</strong>la Magliana Vecchia è ancora riconoscibile il meandro abbandonato nel<br />

1940, dopo la costruzione <strong>del</strong> drizzagno <strong>di</strong> Spinaceto.<br />

Le sponde <strong>del</strong> <strong>fiume</strong>, dall’altezza <strong>di</strong> Castel Giubileo fino alla foce, risultano protette da<br />

arginature in terra o in muratura, che con<strong>di</strong>zionano l’evoluzione naturale <strong>del</strong>l’alveo.<br />

1. 1.2.7.2 Descrizione geomorfologica <strong>del</strong>l’asta <strong>del</strong> Fiume Paglia<br />

Le sorgenti sono localizzate sulle pen<strong>di</strong>ci orientali <strong>del</strong> Monte Amiata.<br />

Nel tratto superiore <strong>del</strong> suo corso, (dalla sorgente fino all’altezza <strong>di</strong> Monte Rufeno), il<br />

Fiume Paglia riceve gli apporti <strong>di</strong> numerosi affluenti, quali il T. Pagliola, il T.<br />

Minestrone, il T. Senna, il T. Siele (tributari <strong>di</strong> destra); il T. Rigo e il T. Elvella<br />

(tributari <strong>di</strong> sinistra).<br />

Fino a questa altezza, il Paglia presenta le caratteristiche dei corsi d’acqua <strong>di</strong> tipo<br />

torrentizio, con abbondante trasporto <strong>di</strong> materiale sul fondo. L’alveo, piuttosto ampio, è<br />

caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> alluvioni prevalentemente ciottolose, la cui abbondanza,<br />

in con<strong>di</strong>zioni normali <strong>di</strong> portata, costringe il corso d’acqua a deviare e <strong>di</strong>vidersi,<br />

formando un largo letto solcato da una rete <strong>di</strong> canali.<br />

Il letto <strong>del</strong> Fiume Paglia e dei suoi affluenti <strong>di</strong> sinistra è impostato prevalentemente su<br />

una formazione pliocenica <strong>di</strong> argille e argille limose, con lenti <strong>di</strong> pud<strong>di</strong>nghe e presenza<br />

<strong>di</strong> olisostromi flyschioi<strong>di</strong> e calcarei.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 193

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