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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Attualmente, me<strong>di</strong>ante tali opere le acque dei torrenti Tresa e Rio Maggiore vengono<br />

derivate a circa 7 Km a Sud <strong>del</strong> Lago, in corrispondenza <strong>del</strong>la minima <strong>di</strong>stanza tra i due<br />

alvei.<br />

A causa <strong>del</strong>l’aggravarsi <strong>del</strong>la situazione <strong>del</strong> Lago Trasimeno, in concomitanza <strong>di</strong> un<br />

periodo <strong>di</strong> scarsa piovosità, il Ministero dei Lavori Pubblici, il 2 settembre 1957,<br />

nominò una commissione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, presieduta dal veneziano Ing. Giovanni Padoan, che<br />

nel 1958 dopo numerose indagini e stu<strong>di</strong> sviluppò un accurato progetto nel quale era<br />

prevista l’immissione dei torrenti Moiano e Maranzano e l’ampliamento <strong>del</strong> collettore<br />

Anguillara.<br />

Tali opere furono avviate nel 1962 ed entrarono in funzione gradualmente nel periodo a<br />

partire da tale anno fino al 1964.<br />

Il canale derivatore <strong>del</strong> Moiano ha origine in Comune <strong>di</strong> Città <strong>del</strong>la Pieve, località<br />

Casaltondo e, con uno sviluppo <strong>di</strong> 7600 m, si immette nel collettore “Anguillara”.<br />

La sua sezione ha forma trapezia composita con superficie idraulica complessiva <strong>di</strong><br />

29,38 m 2 capace <strong>di</strong> smaltire una portata <strong>di</strong> 60 m 3 /s. La savanella è rivestita con lastre <strong>di</strong><br />

conglomerato cementizio semi armato <strong>di</strong> 10 cm <strong>di</strong> spessore. La costruzione <strong>del</strong>l’opera<br />

<strong>di</strong> intercettazione e <strong>di</strong> derivazione <strong>del</strong> Moiano è avvenuta in un unico manufatto a<br />

quattro luci sbarrate da 4 paratoie metalliche sollevabili con motori elettrici.<br />

Il canale derivatore <strong>del</strong> torrente Maranzano ha origine in Comune <strong>di</strong> Città <strong>del</strong>la Pieve, e<br />

attraverso un canale <strong>del</strong>la lunghezza <strong>di</strong> 238 m, sbocca nel derivatore <strong>del</strong> Moiano, a 550<br />

m a valle <strong>del</strong>l’opera <strong>di</strong> presa <strong>di</strong> quest’ultimo.<br />

La sezione trasversale, a forma policentrica, ha una superficie complessiva <strong>di</strong> 10,35 m 2<br />

interamente rivestita in conglomerato cementizio capace <strong>di</strong> smaltire una portata<br />

massima <strong>di</strong> 10 m 3 /s circa.<br />

L’immissione dei torrenti Tresa, Rio Maggiore, Moiano e Maranzano nel Trasimeno,<br />

incrementando il bacino imbrifero <strong>del</strong> lago da 183 Km 2 a 258 Km 2 , cioè <strong>di</strong> 72 Km 2 , pari<br />

al 40%, ha riportato nel corso <strong>di</strong> pochi anni il livello alla quota <strong>del</strong>la soglia <strong>di</strong> sfioro.<br />

Contemporaneamente, il Consorzio Bonifica Trasimeno procedeva a rendere esecutive<br />

le conclusioni <strong>di</strong> Luiggi e Ugolini, e successive mo<strong>di</strong>fiche, portando la soglia <strong>del</strong> nuovo<br />

emissario a quota 257,33, con la creazione <strong>di</strong> due paratoie mobili sovrapposte centrali,<br />

larghe 5 m e alte complessivamente 2,16 m sulla platea a monte. Ai lati <strong>del</strong>le paratoie,<br />

sono stati realizzati due stramazzi fissi la cui quota <strong>di</strong> sfioro, posta a 257,33 m s.l.m.,<br />

risulta alta 1,92 m sulla platea <strong>di</strong> monte; al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> tali soglie sono state aperte due<br />

luci sotto circolari <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro 60 cm con battente pari a 1,54 m regolate da paratoie<br />

piane.<br />

Nel 1964, dopo 23 anni <strong>di</strong> acque basse, il livello <strong>del</strong> lago supera nuovamente la quota <strong>di</strong><br />

sfioro (257,33 m s.l.m.), mantenendosi praticamente costante fino al 1972. E’ in questi<br />

anni che si concretizzano gli effetti <strong>del</strong>l’ampliamento <strong>del</strong> bacino, con un tempo <strong>di</strong><br />

recupero nettamente inferiore ad ogni previsione in quanto l’ampliamento <strong>del</strong> bacino<br />

tale periodo coincise con un ciclo <strong>di</strong> piovosità particolarmente elevato.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 365

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