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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

strade principali e, soprattutto, <strong>del</strong>le stazioni ferroviarie (“scalo”), dove si è spesso<br />

trasferita parte <strong>del</strong>la popolazione <strong>del</strong> centro <strong>di</strong> altura.<br />

L’uso <strong>del</strong> suolo nei bacini <strong>del</strong> Chiascio e <strong>del</strong> Topino<br />

Normalmente il bacino <strong>del</strong> Chiascio e quello <strong>del</strong> Topino vengono considerati come<br />

facenti parte <strong>di</strong> un unico sistema idrografico. Date però le notevoli <strong>di</strong>fferenze geomorfologiche<br />

tra le due aree, conviene trattarle separatamente poiché tali <strong>di</strong>versità<br />

con<strong>di</strong>zionano le caratteristiche <strong>del</strong> reticolo idrografico.<br />

L’idrografia <strong>del</strong>l’intero bacino <strong>del</strong> Chiascio è con<strong>di</strong>zionata anche dal manto vegetale<br />

che ne riveste i versanti, legato a sua volta al substrato geologico. Infatti fitte faggete si<br />

estendono sui rilievi calcarei al <strong>di</strong> sotto dei pascoli sommitali; più in basso è notevole la<br />

presenza <strong>di</strong> pinete da rimboschimento che si alternano a vaste aree destinate a bosco<br />

ceduo. E’ questa la fascia più protetta dove le precipitazioni hanno modo <strong>di</strong> essere<br />

assorbite e <strong>di</strong> penetrare in profon<strong>di</strong>tà, arricchendo le falde freatiche.<br />

Le colline marnoso arenacee che caratterizzano la porzione centrale <strong>del</strong> bacino sono<br />

ampiamente coltivate e ammantate <strong>di</strong> boschi cedui solo sui versanti più acclivi. Estesi<br />

seminativi interessano poi l’area pianeggiante <strong>del</strong>la Valle Umbra nord.<br />

Le precipitazioni (intorno ai 1200 mm annui), che fanno registrare dei valori massimi<br />

nel periodo invernale, non sono però assenti nel resto <strong>del</strong>l’anno, per cui non si può<br />

parlare <strong>di</strong> un periodo <strong>di</strong> minimo afflusso meteorico, anche se l’elevata evaporazione<br />

estiva e l’utilizzazione a scopo irriguo fanno sì che gli affluenti <strong>di</strong> destra <strong>del</strong> Chiascio<br />

presentino <strong>del</strong>le magre prolungate. Quelli <strong>di</strong> sinistra, invece, ad eccezione <strong>del</strong> F.Tescio,<br />

assicurano un apporto abbastanza costante, in relazione alle sorgenti carsiche che li<br />

alimentano.<br />

Un <strong>di</strong>verso aspetto presenta, invece, il bacino <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> Topino, molto più vasto <strong>del</strong><br />

precedente (circa 1200 kmq) dove le rocce <strong>di</strong> tipo permeabile costituiscono più <strong>del</strong> 50%<br />

<strong>del</strong>la sua superficie..<br />

Anche qui la natura geologica dei terreni con<strong>di</strong>ziona la copertura vegetale che, però,<br />

presenta una <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>stribuzione percentuale data la notevole prevalenza dei calcarei<br />

costituenti l’ossatura dei rilievi, dove si ripete la sequenza <strong>di</strong> pascoli sommitali, faggete,<br />

pinete, boschi cedui ed estesi oliveti sulla faccia <strong>di</strong> raccordo fra la montagna e la<br />

pianura. La vasta zona pianeggiante abbondantemente irrigata, è destinata quasi per<br />

intero alle colture industriali, mentre nelle colline Villafranchiane e marnoso-arenacee<br />

prevale la policoltura alternata a lembi <strong>di</strong> ceduo.<br />

L’uso <strong>del</strong> suolo nel bacino <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> Nestore<br />

Date le quote dei terreni che caratterizzano il bacino <strong>del</strong> F. Nestore, la vegetazione<br />

arborea è da ascrivere a quella propria <strong>del</strong> “piano collinare o sub-me<strong>di</strong>terraneo”<br />

composta da boschi <strong>di</strong> caducifoglie-termofile-mesofile che comprendono, oltre alle<br />

sclerofille semprever<strong>di</strong> (leccio), foreste <strong>di</strong> roverella, cerro, carpino nero ed orniello,<br />

particolarmente <strong>di</strong>ffuse sui versanti a solatìo <strong>del</strong>le colline che circondano il Trasimeno.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 209

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