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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Per controllare l’ipotesi <strong>di</strong> una causa idrologica per le flessioni <strong>del</strong>la doppia curva <strong>di</strong><br />

massa nei perio<strong>di</strong> 1971-73 e 1988-89, si consideri l’andamento temporale <strong>del</strong>la serie<br />

<strong>del</strong>le me<strong>di</strong>e sul bacino <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> dei massimi annuali <strong>di</strong> precipitazione h. Si può<br />

osservare che, sebbene il valore minimo <strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>ce si sia verificato nel 1931, le<br />

me<strong>di</strong>e mobili d’or<strong>di</strong>ne 7 hanno raggiunto il minimo assoluto proprio nel 1972 e che il<br />

minimo <strong>del</strong> 1989 è praticamente identico a quello <strong>del</strong> 1929, che è il secondo più basso.<br />

D’altra parte, le rette <strong>di</strong> regressione mostrano che anche l’in<strong>di</strong>ce h ha una tendenza<br />

decrescente analoga a quella dei massimi colmi annuali, anche se un poco meno<br />

accentuata. Questa tendenza è in gran parte dovuta ai valori <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>ce pluviometrico<br />

degli ultimi due decenni.<br />

Se la relazione tra massimi colmi annuali e in<strong>di</strong>ce pluviometrico fosse lineare, valori<br />

particolarmente bassi <strong>di</strong> h dovrebbero avare effetto sulla linearit <strong>del</strong>la curva <strong>di</strong> doppia<br />

massa. Tuttavia, dato che la relazione non è lineare e a piogge <strong>di</strong> modesta entità<br />

corrispondono me<strong>di</strong>amente coefficienti <strong>di</strong> deflusso più bassi, l’ipotesi che le due<br />

flessioni residue <strong>del</strong>la curva <strong>di</strong> doppia massa abbiano origine dalla pluviometria non è<br />

probabilmente da scartare.<br />

Mo<strong>del</strong>lo “<strong>Tevere</strong>” per la caratterizzazione idraulica<br />

La caratterizzazione idraulicca <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> ha richiesto la costruzione <strong>di</strong> un<br />

mo<strong>del</strong>lo matematico capace <strong>di</strong> descrivere dettagliatamente la <strong>di</strong>namica <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong><br />

metropolitano in con<strong>di</strong>zioni sia <strong>di</strong> magra che <strong>di</strong> piena.<br />

Il mo<strong>del</strong>lo messo a punto è in grado <strong>di</strong> rappresentare, con scansione oraria, gli<br />

idrogrammi <strong>del</strong>le altezze idrometriche e <strong>del</strong>le portate in tutte le sezioni <strong>del</strong> corso<br />

d’acqua rilevate topograficamente: gli stati idrici nelle altre sezioni possono ottenersi<br />

per interpolazione.<br />

Le analisi preliminari hanno in<strong>di</strong>cato che il regime idrometrico <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong><br />

metropolitano può essere caratterizzato stu<strong>di</strong>ando il tratto chiuso alla sezione <strong>di</strong> Castel<br />

Giubileo solo quando si considerino gli stati idrici <strong>del</strong> <strong>fiume</strong>, or<strong>di</strong>nari o <strong>di</strong> magra, che<br />

sono dominati dalla regolazione <strong>del</strong>lo sbarramento <strong>di</strong> Castel Giubileo: a questa sezione<br />

può essere posta la con<strong>di</strong>zione al contorno a monte nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> simulazione.<br />

La piena <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> a Roma, invece, non può essere analizzata compiutamente se non si<br />

considera il processo <strong>di</strong> formazione e propagazione <strong>del</strong>le piene nel bacino inferiore <strong>del</strong><br />

<strong>Tevere</strong>.<br />

Per convenzione, viene <strong>di</strong> seguito definita “bacino inferiore <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>” l’area, con<br />

estensione <strong>di</strong> 11.086 kmq, che appporta le sue acque al tronco fluviale compreso tra il<br />

serbatoio <strong>di</strong> Corbara e il mare. In questo tratto, affluiscono al <strong>Tevere</strong> molti dei suoi più<br />

importanti affluenti, quali il Paglia, il Nera e l’Aniene.<br />

Al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gli squilibri idraulici nel <strong>Tevere</strong> metropolitano, è risultato<br />

opportuno simulare l’intero sistema idraulico <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> Inferiore, costruendo<br />

appositamente un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> piena composto da una componente idrologica, che<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 276

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