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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

incremento <strong>di</strong> carico, causato da un processo <strong>di</strong> chiusura <strong>del</strong>le fessure allentate. Il grado<br />

<strong>di</strong> sovraconsolidazione OCR risulta spesso piuttosto elevato. Il coefficiente <strong>di</strong><br />

consolidazione risulta variabile tra un materiale <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a plasticità con elevato<br />

contenuto in carbonati ed un’argilla <strong>di</strong> plasticità molto elevata. Per il modulo <strong>di</strong><br />

compressibilità edometrica si ottengono valori me<strong>di</strong> piuttosto elevati.<br />

Il potenziale <strong>di</strong> rigonfiamento risulta generalmente molto elevato; l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

rigonfiamento me<strong>di</strong>o cresce con la plasticità ed è funzione <strong>del</strong> grado <strong>di</strong><br />

sovraconsolidazione.<br />

Per quanto riguarda i parametri <strong>di</strong> resistenza al taglio, l’assetto strutturale influenza<br />

nettamente i valori <strong>del</strong>l’angolo <strong>di</strong> attrito, meno quelli <strong>del</strong>la coesione. I valori maggiori<br />

competono ai terreni meno plastici e, probabilmente, a quelli meno tettonizzati e più<br />

<strong>di</strong>agenizzati.<br />

Per quanto concerne il valore <strong>del</strong>la resistenza in termini <strong>di</strong> tensioni totali Cu, tale valore<br />

risulta strettamente con<strong>di</strong>zionato dai caratteri macrostrutturali <strong>del</strong>l’ammasso roccioso,<br />

tenuto conto che la coesione non drenata risulta praticamente nulla lungo le<br />

<strong>di</strong>scontinuità. Considerate le eterogeneità <strong>del</strong> deposito e le sue <strong>di</strong>scontinuità naturali, il<br />

parametro Cu mostra pertanto una significativa <strong>di</strong>minuizione passando dal<br />

microelemento, inteso come volume elementare microscopico che rappresenta le<br />

relazioni interparticellari fondamentali, al macroelemento, assimilabile alle <strong>di</strong>mensioni<br />

<strong>del</strong> campione <strong>di</strong> laboratorio, al megaelemento, rappresentato da un volume <strong>di</strong> terreno<br />

che riassume il comportamento globale <strong>del</strong> materiale in sito, contenente cioè tutte le<br />

caratteristiche strutturali e le eterogeneità precedentemente descritte.<br />

La permeabilità risulta generalmente molto bassa. Un locale aumento <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la<br />

permeabilità per fessurazione può riscontrarsi in presenza <strong>di</strong> litotipi carbonatici,<br />

caratterizzati da una certa continuità ed interessati da una <strong>di</strong>ffusa fratturazione.<br />

La risposta <strong>di</strong>namica in prospettiva sismica è, generalmente, <strong>di</strong>screta: la velocità <strong>del</strong>le<br />

onde <strong>di</strong> compressione risulta <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne dei 800-2200 m/sec. In presenza <strong>di</strong> litotipi<br />

interessati da un notevole <strong>di</strong>sturbo tettonico o da una spinta alterazione, possono aversi<br />

significativi decrementi <strong>di</strong> velocità <strong>del</strong>le onde sismiche, fino a valori compresi tra 500 e<br />

1000 m/sec.<br />

UNITA’ LITOTECNICA 27x: Complessi eterogenei a componente essenzialmente<br />

argillitica, con intercalazioni <strong>di</strong> strati <strong>di</strong> marne, <strong>di</strong> calcari marnosi e selciferi e <strong>di</strong><br />

arenarie; riconducibile alle unità sub-liguri.<br />

L’unità comprende l’associazione <strong>del</strong>le seguenti associazioni litologiche:<br />

− successione argilloso calcarea, torbi<strong>di</strong>ti calcaree, calcari sequenze torbi<strong>di</strong>tiche<br />

arenacee (Unità Canetolo Miocene-Paleocene)<br />

− brecce se<strong>di</strong>mentarie calcari oolitici, calcari stratificati, marne conglomerati quarzosi,<br />

quarzo-areniti e argilliti arenacee. Per qanto riguarda le caratteristiche tecniche<br />

valgono le stesse considerazioni <strong>del</strong>l’unità n.26.<br />

UNITA’ LITOTECNICA 28x: Complesso ofiolitifero gabbri, basalti e serpentiniti;<br />

riconducibile alle unità liguri.<br />

Nella parte basale <strong>del</strong>la “Formazione <strong>di</strong> Monte Morello” (unità n.20), negli affioramenti<br />

<strong>del</strong>la parte più settentrionale <strong>del</strong> bacino <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>, sono presenti notevoli masse <strong>di</strong><br />

rocce ofiolitiche (associazione serpentina-gabbro-<strong>di</strong>abase) e <strong>di</strong> brecce e conglomerati<br />

con effetti ofiolitici. Le rocce ofiolitiche appaiono sempre intensamente fratturate,<br />

<strong>di</strong>sarticolate in masse <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni assai variabili inglobate nella massa argillosa.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 46

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