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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Sistema <strong>del</strong> Monte Amiata<br />

Solo una parte <strong>del</strong> sistema è compreso nel bacino <strong>del</strong> F. <strong>Tevere</strong> attraverso il sottobacino<br />

<strong>del</strong> F. Paglia. La struttura è assimilabile ad un cono costituito da vulcaniti <strong>del</strong> Monte<br />

Amiata e circondato da litotipi argillosi, infatti lo schema idrogeologico è caratterizzato<br />

da un flusso centripeto che dalla zona centrale alimenta i gruppi <strong>di</strong> sorgenti allineati alla<br />

base <strong>del</strong> cono vulcanico. Dalle stime eseguite risulta che le sorgenti <strong>del</strong> Monte Amiata<br />

hanno una portata pari a circa 1,45 m 3 /s.<br />

Sistema Vulsino - Vicano - Sabatino<br />

Il sistema idrogeologico in esame si estende in riva destra <strong>del</strong> F. <strong>Tevere</strong> dalla valle <strong>del</strong><br />

Paglia fino alla foce ed è costituito dai prodotti vulcanici derivanti dai <strong>di</strong>stretti <strong>del</strong><br />

Vulsino, Vicano e Sabatino. Nel suo complesso il sistema può essere sud<strong>di</strong>viso in 11<br />

bacini idrogeologici i cui limiti sono definiti esclusivamente da spartiacque sotterranei.<br />

Il suddetto sistema è stato ampiamente stu<strong>di</strong>ato sia in termini <strong>di</strong> bilancio sia <strong>di</strong><br />

vulnerabilità, con approfon<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> settore che riguardano alcuni sottobacini o parte <strong>di</strong><br />

essi. La valutazione <strong>del</strong>le portate complessive <strong>del</strong>le emergenze è stata <strong>di</strong> circa 19 m 3 /s.<br />

Sistema <strong>di</strong> Albano<br />

Tale sistema si estende a partire dalla riva sinistra <strong>del</strong> F. <strong>Tevere</strong> e <strong>del</strong> F. Aniene fino alle<br />

propaggini settentrionali <strong>del</strong>la pianura Pontina e alle pen<strong>di</strong>ci dei Monti Prenestini. Il<br />

sistema idrogeologico coincide quasi completamente con l’estensione degli affioramenti<br />

dei prodotti vulcanici e presenta una circolazione <strong>del</strong>le acque nel sottosuolo <strong>di</strong> tipo<br />

ra<strong>di</strong>ale. Infatti nella zona centrale <strong>del</strong>l’apparato vengono alimentate, nella parte basale,<br />

le sorgenti lineari degli alvei dei fiumi o il trasferimento <strong>di</strong> risorsa verso gli acquiferi<br />

contigui. Su tale sistema sono stati condotti numerosi stu<strong>di</strong> sia in termini <strong>di</strong> vulnerabilità<br />

sia <strong>di</strong> bilancio, a tale proposito il dato <strong>di</strong> sintesi più significativo è un valore <strong>di</strong><br />

infiltrazione efficace pari a 285 mm/anno.<br />

Acquifero Costiero<br />

L’acquifero costiero è costituito dai depositi plio-pleistocenici e olocenici compresi tra<br />

La<strong>di</strong>spoli, a nord, a Torre S. Lorenzo a sud. Data la particolarità <strong>del</strong>la zona si ritiene che<br />

sia <strong>di</strong> limitato interesse e comunque richieda eventuali approfon<strong>di</strong>menti specifici circa<br />

le interconnessioni con le acque salmastre.<br />

1. 1.2.5.2 Qualità dei corpi idrici sotterranei<br />

Le caratteristiche chimico-fisiche <strong>del</strong>le acque sotterranee sono descritte me<strong>di</strong>ante cinque<br />

parametri significativi: temperatura (°C), durezza (°F), concentrazione degli ioni<br />

idrogeno (PH), residuo secco, espresso come cloruro <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o equivalente (NaCl-eq. in<br />

gr/lt) e conducibilità (us:cm).<br />

La scelta <strong>di</strong> tali parametri è stata determinata dall’esigenza <strong>di</strong> avere un quadro generale<br />

<strong>di</strong> raffronto <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>le acque sotterranee in corrispondenza dei punti d’acqua<br />

catalogati. E’ ben noto, infatti, che un giu<strong>di</strong>zio sulla qualità <strong>del</strong>le acque, superficiali o<br />

sotterranee che siano, è in stretta relazione all’utilizzo (potabile, irriguo, industriale) a<br />

cui esse sono destinate, per cui caratteristiche idonee per una utilizzazione specifica non<br />

lo sono per un’altra.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 147

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