03.06.2013 Views

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Il problema maggiore, nei secoli scorsi, era rappresentato dalle piene, infatti, dato che le<br />

sponde sono pianeggianti, un’innalzamento <strong>del</strong> livello provocava l’inondazione <strong>di</strong><br />

ampie superfici con grave danno per le attività agricole.<br />

Con le strutture attuali la quota <strong>di</strong> massimo invaso in con<strong>di</strong>zioni statiche non può essere<br />

superiore a circa 257,85 m s.l.m.; a questa corrisponde una quota <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> circa<br />

258,10 m s.l.m., legata allo sviluppo <strong>del</strong>le onde.<br />

Infatti, se tale quota, che già in certi perio<strong>di</strong> <strong>del</strong>l’anno determina <strong>di</strong>sagi per la<br />

navigazione turistica, fosse superata, comincerebbero a sorgere problemi per gli scarichi<br />

<strong>di</strong> alcuni depuratori, per la infrastruttura stradale <strong>di</strong> San Feliciano e problemi <strong>di</strong><br />

riduzione <strong>del</strong>le aree coltivabili.<br />

Su queste basi, si è ritenuto necessario procedere ad una valutazione <strong>di</strong> quale sia il<br />

livello <strong>di</strong> partenza <strong>del</strong> lago che, sotto con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> un evento estremo <strong>di</strong> precipitazione,<br />

possa portare al raggiungimento <strong>del</strong>la quota statica fissata. Va ricordato che, con le<br />

attuali strutture, il lago può erogare attraverso il canale emissario un massimo <strong>di</strong> 5 m 3 /s.<br />

Considerata l’importanza <strong>del</strong> lago Trasimeno e la tipologia dei danni possibili, è<br />

sembrato ragionevole ipotizzare un evento estremo <strong>di</strong> precipitazione <strong>di</strong> durata critica per<br />

il livello <strong>del</strong> lago e caratterizzato da un tempo <strong>di</strong> ritorno tr=100 anni.<br />

La stazione pluviometrica più idonea per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>l’evento critico è stata<br />

considerata quella <strong>di</strong> Monte <strong>del</strong> Lago. L’evoluzione temporale <strong>del</strong>l’evento è stata<br />

fissata, per semplicità, corrispondente con la curva <strong>di</strong> possibilità pluviometrica. La<br />

durata <strong>del</strong>l’evento che conduce al massimo innalzamento <strong>del</strong> lago è desumibile<br />

attraverso l’equazione <strong>di</strong> conservazione <strong>del</strong>la massa <strong>di</strong> acqua liquida. Da un’analisi<br />

preliminare <strong>del</strong>le quantità in gioco si è dedotto che la durata in oggetto è superiore ai 5<br />

giorni.<br />

Per t=10 giorni, la velocità <strong>di</strong> innalzamento <strong>del</strong> lago, al netto <strong>del</strong>l’attuale emissione ed<br />

in assenza <strong>di</strong> evaporazione, sarebbe pari a circa 0,185 mm/h. L’incremento dopo 10<br />

giorni può essere considerato l’incremento massimo <strong>del</strong> lago.<br />

Secondo le elaborazioni <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o condotto dall’Università <strong>di</strong> Perugia per<br />

l’ampliamento <strong>del</strong> bacino imbrifero <strong>del</strong> lago Trasimeno, il livello <strong>di</strong> massimo invaso,<br />

calcolato in base ai dati ora citati, senza scarico dall’emissario, dovrebbe essere fissato<br />

nelle attuali con<strong>di</strong>zioni, area drenante <strong>di</strong> circa 263 Km 2 , a quota ha=257,54 m s.l.m., con<br />

portata da emettere pari a 5 m 3 /s a partire da questa quota.<br />

Le inondazioni, prima <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong> canale emissario, impegnavano le aree<br />

circostanti per molti mesi in quanto, non esistendo una via <strong>di</strong> deflusso naturale, il<br />

prosciugamento era affidato esclusivamente all’evaporazione con tempi e situazioni <strong>di</strong><br />

insalubrità evidentemente poco accettabili per una società prevalentemente conta<strong>di</strong>na la<br />

quale pativa notevoli danni economici in queste situazioni.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 297

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!