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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

A sud lo spartiacque attraversa la conca <strong>di</strong> Gualdo Ta<strong>di</strong>no, supera le colline che si<br />

interpongono tra la Valtopina e il M.Subasio e da qui <strong>di</strong>scende passando per Assisi e la<br />

Valle umbra fino alla Sella <strong>di</strong> Torgiano.<br />

La formazione geologica che caratterizza gran parte <strong>di</strong> quest’area è da ascriversi alla<br />

marnoso-arenacea, le cui componenti argillose conferiscono al terreno una notevole<br />

impermeabilità che attiva una circolazione superficiale marcatamente torrentizia,<br />

alimentata da scarse sorgenti che presentano portata molto variabile e tendono ad<br />

esaurirsi in assenza <strong>di</strong> precipitazioni.<br />

L’idrografia <strong>del</strong>l’intero bacino è con<strong>di</strong>zionata anche dal manto vegetale che ne riveste i<br />

versanti, legato a sua volta al substrato geologico. E’ questa la fascia più protetta dove<br />

le precipitazioni hanno modo <strong>di</strong> essere assorbite e <strong>di</strong> penetrare in profon<strong>di</strong>tà,<br />

arricchendo le falde freatiche.<br />

Le precipitazioni (intorno ai 1200 mm annui), che fanno registrare dei valori massimi<br />

nel periodo invernale, non sono però assenti nel resto <strong>del</strong>l’anno, per cui non si può<br />

parlare <strong>di</strong> un periodo <strong>di</strong> minimo afflusso meteorico, anche se l’elevata evaporazione<br />

estiva e l’utilizzazione a scopo irriguo fanno sì che gli affluenti <strong>di</strong> destra <strong>del</strong> Chiascio<br />

presentino <strong>del</strong>le magre prolungate. Quelli <strong>di</strong> sinistra, invece, ad eccezione <strong>del</strong> F.Tescio,<br />

assicurano un apporto abbastanza costante, in relazione alle sorgenti carsiche che li<br />

alimentano.<br />

Complessivamente l’asta principale drena un bacino <strong>di</strong> circa 750 km 2 che, data la<br />

varietà <strong>del</strong>la sua composizione geologica e vegetazionale, le assicura una sia pur<br />

minima portata anche nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> più scarsa piovosità.<br />

Un <strong>di</strong>verso aspetto presenta, invece, il bacino <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> Topino, molto più vasto <strong>del</strong><br />

precedente (circa 1200 kmq) dove le rocce <strong>di</strong> tipo permeabile costituiscono più <strong>del</strong> 50%<br />

<strong>del</strong>la sua superficie..<br />

Infatti, il limite <strong>del</strong> bacino decorre sulla dorsale appenninica che risale verso Nord<br />

raggiungendo i Monti Martani.<br />

I terreni calcarei tipici <strong>di</strong> questi allineamenti si spingono anche notevolmente all’interno<br />

<strong>del</strong> bacino, per cui, contrariamente a quanto visto per il bacino <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> Chiascio, il<br />

territorio è costituito prevalentemente da rocce permeabili. Ciò assicura ai corsi d’acqua<br />

che si originano da queste formazioni, una portata abbastanza costante e in alcuni casi<br />

anche abbondante (Menotre, Clitunno).<br />

Il bacino comprende inoltre la fascia dei terreni marnoso-arenacei che fiancheggiano la<br />

Valtopina e le colline che dai Monti Martani si spingono fino alla Sella <strong>di</strong> Torgiano,<br />

anche queste in part <strong>di</strong> formazione marnoso-arenacea e dove sono abbondantemente<br />

rappresentati i depositi lacustri prevalentemente argillosi <strong>del</strong> Villafranchiano.<br />

Il settore centrale <strong>del</strong>l’area – la Valle Umbra – dove convergono tutti i principali corsi<br />

d’acqua, presenta depositi argilloso-sabbiosi fluvio-lacustri.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 249

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