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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Colamenti<br />

I colamenti presenti nell’area si verificano nei terreni incoerenti, prevalentemente<br />

granulari, o pseudocoerenti.<br />

Il fenomeno si esplica con movimenti entro la massa spostata tali che, o per la forma<br />

assunta dal materiale in movimento, o per la <strong>di</strong>stribuzione apparente <strong>del</strong>le velocità e<br />

degli spostamenti, sono simili a quelli dei flui<strong>di</strong> viscosi.<br />

Le superfici <strong>di</strong> scorrimento nella massa che si muove non sono generalmente visibili,<br />

oppure variano rapidamente.<br />

Il limite tra la massa in movimento e il materiale in posto può essere una superficie<br />

netta <strong>di</strong> movimento <strong>di</strong>fferenziale, oppure una zona <strong>di</strong> scorrimenti <strong>di</strong>stribuiti; il<br />

movimento varia da estremamente rapido a estremamente lento.<br />

Numerosi esempi <strong>di</strong> colamenti si hanno, essenzialmente, nei complessi argillosi, ma non<br />

sono infrequenti anche nei complessi arenacei e nelle alluvioni.<br />

Le colate <strong>di</strong> detrito, o debris flows, si osservano eslusivamente allo sbocco <strong>di</strong> valli ed<br />

incisioni fluviali, nelle aree <strong>di</strong> montagna dei settori orientali <strong>del</strong> bacino.<br />

Erosione areale - calanchi<br />

Tale tipologia è caratterizzata dal trasporto <strong>del</strong>le particelle terrose lungo la linea <strong>di</strong><br />

massima pendenza, ad opera <strong>del</strong> velo d’acqua che scorre <strong>di</strong>ffusamente sul suolo; questo<br />

subisce un logoramento pressochè uniforme su tutta la sua superficie, ma limitato come<br />

spessore interessato.<br />

Il fenomeno <strong>del</strong>l’erosione lineare è provocato dalla presenza <strong>di</strong> un finissimo reticolato<br />

<strong>di</strong> minuti rivoletti, i quali si <strong>di</strong>stribuiscono sul pen<strong>di</strong>o in modo variabile da una<br />

precipitazione piovosa ad un’altra.<br />

I fenomeni calanchivi e le are in forte erosione sono comuni nelle formazioni argillose<br />

Plio-Pleistoceniche, in genere prive <strong>di</strong> vegetazione, che bordano la valle <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong>.<br />

Dall’analisi generale <strong>del</strong>le localizzazioni dei <strong>di</strong>ssesti verificatisi nel territorio <strong>del</strong> bacino<br />

tiberino, si può notare che sono <strong>di</strong>stribuiti in maniera pressochè uniforme su tutto il<br />

bacino, a testimoniare una franosità <strong>di</strong>ffusa.<br />

I terreni interessati da frane sono le coltri detritiche attuali e recenti (qd), le sabbie,<br />

ghiaie e conglomerati quaternari e terziari (qS,qSC, m 4 CS, m 4 C, m 3 G), le argille pliopleistoceniche<br />

(Arg) e le argille scagliose dei complessi caotici (Ac), i calcari mesozoici<br />

(miL, m 3 L, msL) ed i flysch terziari (F, Fm). Per la lettura dei simboli, vd. par. 1.1.2.2.3<br />

- Caratteri geomorfologici.<br />

Si riporta <strong>di</strong> seguito un elenco <strong>di</strong> frane, verificatesi nell’ambito <strong>del</strong> bacino tiberino negli<br />

ultimi due secoli, che hanno arrecato danni a persone o cose.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 125

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