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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

prima <strong>del</strong>la foce. Nonostante la <strong>di</strong>sinfezione estiva, tra l’altro da limitare al massimo, la<br />

carica batterica sversata dagli effluenti è molto alta. Una soluzione ipotizzata è quella <strong>di</strong><br />

realizzare gli scarichi a mare, lontano dalla costa.<br />

Per verificarne la vali<strong>di</strong>tà, si rende necessario uno stu<strong>di</strong>o che, definendo l’impatto che i<br />

carico inquinante trasportato dal <strong>Tevere</strong> ha sulla zona costiera antistante la sua foce,<br />

tenga in debito conto le modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione degli inquinanti dalla acque estuariali a<br />

quelle costiere già determinate.<br />

Innanzitutto, occorre <strong>del</strong>imitare l’area geografica influenzata dallo scarico fluviale.<br />

Questa può essere ricavata sulla base <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> correntometria, temperatura, salinità e<br />

osservazioni meteorologiche (stu<strong>di</strong> condotti dall’IRSA hanno stimato in circa 400kmq<br />

l’area in cui, più frequentemente, si <strong>di</strong>sperdono le acque dolci <strong>di</strong> origine fluviale).<br />

Qualsiasi attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dovrà tener conto, oltre che <strong>del</strong>le succitate ricerche IRSA, <strong>del</strong><br />

Progetto coste <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente e <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Marina.<br />

Mo<strong>del</strong>li <strong>del</strong>l’immissione <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> in mare<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>l’indagine sperimentale condotta dall’I.R.S.A., volta a determinare la<br />

conseguenze <strong>del</strong>l’immissione <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> nel mar Tirreno (To<strong>di</strong>sco, 1983), sono<br />

stati formulati due mo<strong>del</strong>li matematici, uno mono<strong>di</strong>mensionale e uno tri<strong>di</strong>mensionale, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferente concezione e complessità, capaci <strong>di</strong> simulare la <strong>di</strong>spersione <strong>del</strong>le acque<br />

fluviali nel corpo ricettore al variare <strong>del</strong>le principali grandezze che ne influenzano la<br />

<strong>di</strong>namica, cioè il vento, le correnti marine e la portata dolce effluente.<br />

Per mettere a punto i due mo<strong>del</strong>li sono state intraprese <strong>del</strong>le campagne <strong>di</strong> rilevamento<br />

dei dati necessari alla caratterizzazione dei principali meccanismi che governano la<br />

<strong>di</strong>spersione in mare <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> in presenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni idrologiche e<br />

meteomarine <strong>di</strong> tipo estivo.<br />

Il rilevamento dei dati, cioé lo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>le correnti marine, <strong>del</strong> vanto e <strong>del</strong>l’estensione<br />

dei pennacchi stessi tramite traccianti naturali (salinità, temperatura, ossigeno <strong>di</strong>sciolto e<br />

clorofilla), è stato effettuato dal 1976 al 1980 con misure e prelievi eseguiti da<br />

imbarcazioni, per determinare le correnti marine e i parametri fisici, e con rilievi aerei<br />

per il telerilevamento all’infrarosso per la misura <strong>del</strong>la temperatura.<br />

Il meno complesso dei due, il mo<strong>del</strong>lo mono<strong>di</strong>mensionale, è molto semplificato: oltre<br />

ad essere in grado <strong>di</strong> riprodurre l’andamento <strong>del</strong> fenomeno solo lungo l’asse me<strong>di</strong>ano, è<br />

anche stazionario, cioé in<strong>di</strong>pendente dal tempo, ed è pertanto valido per situazioni a<br />

regime, nelle quali il vento, la corrente marina e la portata fluviale non subiscono<br />

variazioni <strong>di</strong> rilievo. Tuttavia, pur non essendo in grado <strong>di</strong> fornire un’analisi dettagliata<br />

<strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni transitorie, il mo<strong>del</strong>lo consnete <strong>di</strong> simulare le caratteristiche <strong>del</strong><br />

pennacchio e le variazioni <strong>di</strong> temperatura, <strong>di</strong> concentrazione salina e <strong>di</strong> un eventuale<br />

inquinante non conservativo a <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>stanze dalla foce, in funzione <strong>del</strong> vento, <strong>del</strong>la<br />

corrente marina e <strong>del</strong>la portata fluviale.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 26

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