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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

In generale i valori dei nitrati superano i 50 mg/l in tutta l’area e valori particolarmente<br />

elevati sono stati registrati nelle zone marginali e in quelle più permeabili in superficie<br />

(a nord <strong>di</strong> Petrignano).<br />

Su 5 dei 9 pozzi pozzi <strong>di</strong> acquedotto, che captano la falda a notevoli profon<strong>di</strong>tà, sono<br />

stati registrati valori elevati <strong>di</strong> nitrati, con un valore massimo <strong>di</strong> 84 mg/l al pozzo A7.<br />

Tali valori possono essere riconducibili ad un processo <strong>di</strong> omogeneizzazione <strong>del</strong><br />

chimismo favorito dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>namiche <strong>del</strong>la falda (RL8D).<br />

Nell’area <strong>del</strong> campo pozzi <strong>di</strong> Cannara, la presenza <strong>di</strong> un acquitardo, <strong>di</strong> spessore fino a<br />

90 m, sovrapposto a depositi grossolani, dà luogo ad un acquifero artesiano che nella<br />

zona settentrionale sembra essere in contatto idraulico con la falda <strong>di</strong> base dei calcari<br />

(lungo un allineamento Assisi-S. Maria degli Angeli-Tor d’Andrea), nella zona<br />

occidentale con il sistema freatico contenuto nei terreni villafranchiani più permeabili e<br />

nel settore meri<strong>di</strong>onale con i depositi <strong>del</strong>la conoide <strong>del</strong> paleo-Topino (area <strong>di</strong> Foligno).<br />

Lo sfruttamento in<strong>di</strong>scriminato <strong>del</strong>l’acquifero può portare ad un abbassamento <strong>del</strong><br />

livello <strong>del</strong>la falda artesiana al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quello freatico con conseguente travaso<br />

<strong>di</strong>namico <strong>di</strong> acque più facilmente inquinabili (o già inquinate) attraverso le intercape<strong>di</strong>ni<br />

dei pozzi che sono per lo più sprovvisti <strong>di</strong> cementazione.<br />

Acquifero <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> Paglia (A5)<br />

Dati specifici sulla situazione <strong>di</strong> vulnerabilità <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> Paglia non sono<br />

<strong>di</strong>sponibili.<br />

Si riscontra, in generale, un progressivo peggioramento <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong>le acque<br />

spostandosi verso la parte nord-orientale <strong>del</strong>la Valle, con un incremento <strong>del</strong>la durezza e<br />

<strong>del</strong> tenore in solfati.<br />

Le specie azotate (es. ione ammonio) sono presenti in modo <strong>di</strong>ffuso nella parte<br />

settentrionale <strong>del</strong>la Valle e localmente nel settore meri<strong>di</strong>onale. Le analisi batteriologiche<br />

in<strong>di</strong>cano con<strong>di</strong>zioni precarie <strong>del</strong>la falda, con presenza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> coliformi, legata<br />

probabilmente alla scarsa copertura oltre che alla scorretta costruzione dei pozzi e alla<br />

presenza <strong>di</strong> pozzi per la <strong>di</strong>spersione <strong>del</strong>le acque reflue domestiche.<br />

In generale l’acquifero necessita <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e/o risanamento <strong>del</strong>la<br />

qualità <strong>del</strong>le acque e <strong>di</strong> protezione <strong>del</strong>la risorsa idrica da uno sfruttamento<br />

in<strong>di</strong>scriminato.<br />

La principale fonte <strong>di</strong> approvvigionamento <strong>di</strong> quest’area è costituita dalle sorgenti <strong>di</strong><br />

Sugano, alimentate dall’acquifero vulcanico <strong>del</strong> Sistema Vulsino-Vicano-Sabatino.<br />

Acquifero <strong>del</strong>la Conca Ternana (A7) (RM1D)<br />

Ricerche e analisi effettuate negli anni 1991/92 dalla USL <strong>del</strong>la Conca Ternana, hanno<br />

in<strong>di</strong>viduato situazioni <strong>di</strong> contaminazione <strong>del</strong> suolo, relativamente prossime a punti <strong>di</strong><br />

approvvigionamento idropotabile. Infatti, la pianura alluvionale <strong>del</strong>la Conca Ternana è<br />

stata ultimamente interessata da un’intensa attività antropica legata allo sviluppo urbano<br />

e industriale dei Comuni <strong>di</strong> Terni e Narni, che ha portato ad una grossa espansione<br />

<strong>del</strong>l’attività estrattiva e <strong>di</strong> grossi inse<strong>di</strong>amenti industriali (Monte<strong>di</strong>son,<br />

Elettrocarbonium, Bosco Italtel ecc.) oltre che alla perforazione <strong>di</strong> pozzi e/o campi <strong>di</strong><br />

pozzi ad uso idropotabile e a servizio <strong>di</strong> pubblici acquedotti.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 174

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